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Eplì: la mela gentile di casa O.P. Lagnasco Group

Eplì: la mela gentile di casa O.P. Lagnasco Group

Innovazione di prodotto, progetto di marketing e responsabilità di filiera tra le linee guida del brand

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Tags: Lagnasco Group,   Eplì,   Fedagripesca Piemonte

Innovazione di prodotto, marketing, creazione di valore e responsabilizzazione degli attori protagonisti nella filiera: questi alcuni dei punti cardine di Mela Eplì, il brand nato in casa O.P. Lagnasco Group nel 2016 dall’esigenza di creare un prodotto non soltanto buono e adatto al mercato ma responsabile, giusto ed equo. Una mela socialmente e ambientalmente responsabile, che rispecchia i valori della cooperazione (Lagnasco Group è infatti Organizzazione di Produttori aderente a Confcooperative Fedagripesca Piemonte), permettendo un giusto ed equo compenso ai coltivatori, così come un prezzo di vendita adatto a tutte le fasce di consumatori. Una mela (varietà Story Inored) nata per il mercato europeo ma pronta a sbarcare oltreoceano, per il natale 2018 sino alle Maldive. Insomma, un progetto “win-win” dove tutti gli attori protagonisti della filiera traggano vantaggio dal prodotto, grazie alle sue caratteristiche uniche. Ne abbiamo parlato con Simone Bernardi, Presidente di O.P. Lagnasco Group.

“La principale innovazione di Eplì è il progetto marketing di valore intorno alla mela”spiega Simone Bernardi, “mela che ha caratteristiche di croccantezza e durezza superiori alla media, rendendola così polivalente per più mercati. Il progetto di marketing è basato dunque non tanto sul confronto di prodotto, ma sulla costruzione di valore intorno alle sue caratteristiche principali. Si va così a creare un cerchio di responsabilità sociale e ambientale dove si promuove l’atteggiamento della gentilezza, di qui la sua definizione di mela ‘gentile’. A livello ambientale, offriamo una mela a ticchiolatura resistente, che combina varietà più rustiche con varietà più innovative, e grazie a ciò abbiamo ottenuto un prodotto resistente ad alcune fisiopatie, riducendo del 30% i trattamenti fitosanitari. La buccia inoltre, leggermente più spessa, rende possibile avere meno scarti e meno ammaccature, favorendo così nell’ambito della grande distribuzione la lotta allo spreco. Un ultimo aspetto rilevante? La sua conservabilità a temperature più elevate, che porta ad un minore dispendio di energia al supermercato e non solo.” 

Altro aspetto importante, come sottolineato, è la responsabilità sociale: “Esatto” aggiunge Bernardi, “proprio per questo abbiamo cercato di associare del valore positivo intorno al prodotto, chiedendo a ogni attore della filiera di assumersi la propria responsabilità, senza tuttavia imposizioni, in linea con i valori della cooperazione che lasciano responsabilità di scelta alla singola persona. Così, per esempio, abbiamo progettato un imballaggio al 100% riciclabile, permettendo al consumatore di differenziarlo correttamente; abbiamo stabilito un prezzo che permetta alla grande distribuzione di essere concorrenziale, ma al tempo stesso remuneri equamente il produttore e soprattutto sia in linea con le possibilità di spesa del consumatore finale. Anche le cose buone devono essere accessibili a tanti.” 

“Eplì è inoltre sponsor sia di manifestazioni sportive, sia di manifestazioni culturali” 
conclude, “perché riteniamo che investire sulla cultura renda possibile la trasmissione di messaggi di valore legati ai prodotti agroalimentari. Sponsorizziamo infine anche attività per bambini, portandoli a conoscere il prodotto e le sue informazioni nutrizionali e portandoli a contatto con la natura: le nuove generazioni vanno educate ad un nuovo modo di coltivare e vivere il cibo. Eplì non è ormai più soltanto un progetto basato sul gusto e sul prodotto in sé: ecco perché il suo simbolo è un’impronta digitale, che è ciò che rende unico ogni uomo, così come in questo progetto ogni persona coinvolta ha la possibilità di fare la sua parte. L’impronta vuole simboleggiare il fil rouge tra tutte le attività.”

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