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Luoghi Comuni Porta Palazzo: tra Cinema e Realtà

Luoghi Comuni Porta Palazzo: tra Cinema e Realtà

La residenza temporanea Luoghi Comuni diventa location per un cortometraggio

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Tags: Federsolidarietà Piemonte,   housing sociale,   Luoghi Comuni Porta Palazzo

Un cortometraggio proiettato per la prima volta. Un set cinematografico insolito: una Residenza Temporanea. Una Residenza che è casa ma anche partecipazione, socialità e supporto tra le persone. Importante appuntamento mercoledì 3 Ottobre 2018 alle 18.30 presso il Circolo dei Lettori di via Bogino 9 a Torino con la proiezione del cortometraggio “Chernobyl” di Franco Di Pietro, girato negli spazi della Residenza Temporanea Luoghi Comuni Porta Palazzo. La residenza, promossa dal Programma Housing della Compagnia di San Paolo in collaborazione con l’Ufficio Pio, è gestita dal Consorzio Kairos, aderente a Confcooperative Federsolidarietà Piemonte.

Marco Boscaglia, Cooperativa Sociale Accomazzi (una delle cooperative partner del progetto), spiega: “Luoghi Comuni Porta Palazzo è un social housing: ospitiamo uomini separati, donne sole con figli, precari, insomma nasciamo per dar casa a chi ha difficoltà ad accedere al mercato dell’alloggio. Cerchiamo di promuovere una cultura sociale dell’abitare, e di stimolare una serie di attività all’interno del social housing. In merito al cortometraggio, siamo stati contattati da questa casa di produzione che ci ha chiesto se fosse possibile usare Luoghi Comuni Porta Palazzo come location per il corto: abbiamo così deciso di instaurare un rapporto di partenariato e di scambio, nel quale la troupe ha svolto un lavoro di documentazione di quel che succede nel social housing. Mercoledì sera, oltre al cortometraggio, verrà proiettato un mockumentary su Luoghi Comuni, ispirato alle storie di vita raccolte durante le riprese. Perché al Circolo dei Lettori?”, conclude, “perché pensiamo sia bello portare fuori dalle mura della residenza le sue storie di vita, per far conoscere anche altrove questo tipo di realtà e di modello, spiegare il perché nelle case si promuova anche cultura, per sdoganare il tema del social housing”.

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