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Immigrazione e Accoglienza

Immigrazione e Accoglienza

Presidente Enrico Pesce “L’innovazione e la collaborazione tra il territorio e la cooperazione sociale sono elementi fondamentali per affrontare la sfida di un’accoglienza e un’inclusione di qualità”

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Tags: Federsolidarietà,   Enrico Pesce,   Immigrazione

Nelle settimane scorse a livello regionale Confcooperative Federsolidarietà ha promosso un incontro del comitato di settore “Immigrazione” tra le nostre associate per affrontare con puntualità questo tema caldo e in modo particolare valutare, a partire da chi si occupa da sempre di accoglienza sul territorio, le ricadute del “Decreto Legge Immigrazione e Sicurezza”. Analogo percorso è stato avviato anche le istituzioni, a partire dalla stessa Regione che ha organizzato un primo incontro con le amministrazioni locali e un secondo nei prossimi giorni con i parlamentari piemontesi.

"In un momento così cruciale per la politica italiana, alla luce dell’ultimo “Decreto Salvini” su immigrazione e sicurezza che introduce alcune sostanziali novità e limitazioni
 – dichiara Enrico Pesce, Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte -  ecco che la gestione virtuosa sviluppata da anni da parte delle cooperative sociali affianco ai comuni, qui in Piemonte e non solo, può continuare a rivelarsi un modello su cui i le amministrazioni locali possono continuare ad investire. Ragionare su una concertazione insieme al territorio, portando avanti modelli non escludenti ma collaborativi – continua Pesce - diventa fondamentale, nel tentativo di difendere e al contempo innovare quei percorsi di successo condivisi con gli enti locali. La volontà dev’essere dunque quella di affrontare il tema in modo non autoreferenziale ma anzi sempre più aperto al dialogoPer questo apprezziamo tutti gli sforzi del mondo del Terzo Settore e delle Amministrazioni locali che si stanno attivando in tal senso. Ne è un esempio virtuoso l’ordine del giorno promosso dai consiglieri comunali della Città di Torino Tisi, Tresso e Canalis e votato all’unanimità dal Consiglio Comunale che impegna la Sindaca e la Giunta a chiedere al Ministero dell’Interno ed al Governo di sospendere gli effetti dell’applicazione del Decreto Legge e ad aprire un confronto con Torino e le Città italiane."

"Come Confcooperative - conclude il Presidente Pesce - stiamo cercando di affrontare il tema nel modo più oculato possibile, dialogando con tutti gli altri soggetti impegnati nell’ambito, dalla Caritas, all’ANCI, fino ai singoli comuni, perché siamo convinti, come anche espresso nell’ordine del giorno del Comune di Torino che questo decreto farà aumentare il numero di clandestini. Il nostro tentativo è quindi quello da un lato di dialogare costantemente con le istituzioni pubbliche, per portare avanti ed innovare il modello sprar, nonostante le limitazioni contenute nel decreto, e dall’altro lato affrontare in modo sempre più professionale la questione delle ricadute negative degli ultimi provvedimenti normativi."


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