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Innovazione sociale, welfare aziendale e welfare di territorio

Innovazione sociale, welfare aziendale e welfare di territorio

La nuova sfida di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte

Categorie: Primo PianoLe Notizie

Tags: Federsolidarietà Piemonte,   Enrico Pesce,   WeCaRe

A pochi giorni dall’uscita dei nuovi bandi We.Ca.Re promossi dalla Regione Piemonte, prosegue l’impegno di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte sul tema del welfare aziendale, da diverso tempo sui tavoli di discussione della federazione. L’obiettivo? Lavorare al fine di costruire un welfare innovativo, dove la collaborazione tra pubblico, privato profit e no profit possa portare ad una reale crescita sociale a salvaguardia di tutte le fasce di popolazione. In sintesi, la strategia We.Ca.Re nasce dalla convinzione che è necessario e indispensabile un cambio di paradigma che concepisca il welfare come ambito di sviluppo e crescita in grado di concorrere al pari di altri asset territoriali a determinare i fattori di sviluppo del territorio. La sfida, operando su un piano regionale di politiche integrate e coinvolgendo tutti gli attori pubblici e privati, è coniugare politiche sociali, politiche del lavoro e sviluppo economico, pensando alla coesione sociale come grande occasione di sviluppo territoriale ed alla crescita come una sfida da realizzare attraverso la riduzione delle diseguaglianze sociali.

"Quello del welfare aziendale è un tema su cui stiamo ragionando da tempo” 
spiega Enrico Pesce, Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte, “e i bandi We.Ca.Re in uscita della Regione Piemonte vanno proprio in questa direzione, incentivando il welfare aziendale non solo fine a se stesso ma che sia pilastro innovativo del welfare territoriale. Come cooperazione stiamo valutando il welfare sotto questa doppia veste, da un lato rivolto ai soci delle cooperative, come benessere organizzativo, ma dall’altro sotto in una dimensione di bene pubblico. A fronte di un welfare a gestione pubblica in costante riduzione, ci stiamo interrogando su come poter essere tra i protagonisti del ridisegno di un nuovo welfare costruito insieme a tutti gli attori del territorio, profit e no profit insieme. La scommessa su cui possiamo puntare è proprio questa, diventare attori di partnership virtuose all’interno delle comunità. I bandi della Regione dovrebbero favorire proprio gli aggregati tra imprese, verso la fornitura di servizi inclusivi rivolti anche a cittadini a rischio esclusione, con una importante ricaduta territoriale e di responsabilità sociale dell’impresa. Il welfare aziendale conclude Pesce -, è  sicuramente un tema intersettoriale, dal momento che sono diversi gli ambiti coinvolti, dal sociale, al sanitario, da quello educativo al culturale e tempo libero, a tutte quelle attività di cura rivolte al cittadino nelle sue diverse fasi di vita .” 


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