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Buoni pasto: cambiamo le regole!

Buoni pasto: cambiamo le regole!

Continua la denuncia di Confcooperative Consumo e Utenza Piemonte: l'attuale sistema non tutela le imprese.

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Tags: Roberto Forelli; Consumo e Utenza;


“Esprimiamo da tempo, e a tutti i livelli, la nostra preoccupazione per la grave questione collegata ai buoni pasto “Qui Ticket” - afferma Roberto Forelli presidente di Confcooperative Consumo e Utenza Piemonte - Il fallimento della società che ha gestito per anni questo strumento ha lasciato i negozianti, e tra questi molti cooperatori, in serissima difficoltà. I numeri sono impressionanti. Si pensi che le sole cooperative di dettaglianti piemontesi aderenti alla nostra associazione vantano un credito nei confronti della società fallita che supera complessivamente i tre milioni di euro. A questo si aggiungono i debiti di alcune altre cooperative che, gestendo ristoranti o bar, si trovano nella medesima situazione. E poi ci sono tutte le altre imprese presenti sul mercato, a livello locale e nazionale”.
Lo strumento del buono pasto, di per sé utile forma di welfare a beneficio degli impiegati della pubblica amministrazione, è diventato un modo con cui lo Stato, indirettamente, e a causa della attuale situazione debitoria della società Qui! Group, ha scaricato gli oneri sui commercianti.
“Crediamo che vada rivisto completamente il modo con cui questo strumento viene erogato - spiega Forelli - per questo abbiamo partecipato ai tavoli che la Regione Piemonte ha aperto alle associazioni del commercio e non ci siamo limitati solo a denunciare la situazione, ma anche a proporre delle progettualità diverse, volte o a nazionalizzare il servizio, o a creare una cooperativa di utenza ad hoc per la sua gestione, o comunque almeno a modificare le modalità di utilizzo del buono per una maggior garanzia di tutti i soggetti interessati. Le nostre proposte sono state anche un modo per riaprire il dialogo con le istituzioni su questo argomento e per chiedere che insieme, a livello nazionale, siano ripensate le regole e le modalità di uso del buono pasto.
Attualmente Confcooperative Consumo e Utenza Piemonte ha avuto un primo incontro con l’assessore regionale al lavoro Gianna Pentenero, avvenuto su richiesta avanzata dalla consigliera regionale Valentina Caputo, e una seconda riunione con l’assessore regionale al commercio Giuseppina De Santis. Entrambe hanno manifestato interesse e promesso di affrontare la situazione ai tavoli opportuni. Il presidente Roberto Forelli ha condiviso il problema con Confcooperative Consumo e Utenza nazionale, che sta dialogando con il Ministero competente con l’obiettivo di rivedere la regolamentazione dei buoni.

LC

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