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Economia generativa e percorsi di avvio al lavoro per donne fragili

Economia generativa e percorsi di avvio al lavoro per donne fragili
Nasce a Torino "Da capo", il negozio che rigenera tessuti sociali, promosso dalla Cooperativa Sociale Accomazzi 

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Tags: Confcooperative Federsolidarietà Piemonte,   Cooperativa Sociale Giuliano Accomazzi,   Da Capo

Il 29 giugno 2019, la cooperativa Giuliano Accomazzi (aderente a Confcooperative Federsolidarietà Piemonte), in occasione del 30° anniversario dalla sua costituzione, inaugura “Da capo”, negozio che commercializza abiti e accessori usati con lo scopo di promuovere l’inserimento lavorativo e la crescita di donne in difficoltà. Da capo è molto più di un negozio: è un luogo dinamico capace di innescare processi generativi che valorizzano le capacità delle persone. Nasce da un’idea che la cooperativa ha da tempo e ha sviluppato, grazie anche all’attività di accompagnamento svolta nell’ambito del programma PON METRO TORINO.

“Le azioni messe in campo con il nostro progetto” spiega Margherita Francese, Presidente della cooperativa, “sono tutte finalizzate alla creazione di valore, non solo economico, ma anche sociale e ambientale. Da capo rappresenta un’idea di economia generativa che parte da ciò che è considerato scarto per offrire nuove opportunità a tutti. Per questo i vestiti inutilizzati vengono reinseriti in un circuito di distribuzione che va a sostenere percorsi di avvio al lavoro di donne fragili”.

In questa ottica il negozio ospiterà laboratori e iniziative aperti al territorio, occasioni privilegiate per sperimentare modelli di reciprocità tra cittadini. “Vogliamo agire sul piano culturale”, continua Margherita Francese, “rendere, dunque, i cittadini un po’ più consapevoli rispetto ai bisogni del territorio, lavoriamo da tempo per costruire una comunità attiva, educante e solidale. Per questo il nostro negozio non solo intende recuperare abiti usati bensì anche rigenerare tessuti sociali. Da capo si carica di un forte significato simbolico ci ricorda che è al domani che dobbiamo guardare, ci spinge a ricominciare ogni giorno con la stessa forza e a immaginare il futuro con gli stessi valori di sempre”.

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