Si è riunito nella mattinata di mercoledì 26 giugno alla Casa della Cooperazione a Torino il Comitato di settore di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte dedicato alla cooperazione di inserimento lavorativo, che riunisce le cooperative sociali b che all’interno della federazione si occupano di questo ambito. La mattinata è stata occasione per approfondire numerosi temi di discussione su di un tema sotto molti aspetti centrale nel mondo della cooperazione ma anche di quello del profit.
"L’idea di sedersi ad un tavolo comune e condividere le esperienze è molto importante” spiega Fabrizio Clerico, Presidente della Cooperativa Sociale di inserimento lavorativo Proteo di Mondovì e consigliere di presidenza della federazione referente del settore. “Per affronta le sfide future occorre partire dal presente, per valutare la costruzione di nuove sinergie ed un futuro da protagonisti. La cooperazione di inserimento lavorativo – continua Clerico - non deve più stare tra le riserve ma anzi può giocarsela fino in fondo, nei diversi ambiti dell’ambiente, del verde, della raccolta differenziata, della ristorazione e del mondo ricettivo, ma anche in realtà più innovative come il settore del confezionamento per l’alta moda. Oggi la cooperazione deve iniziare ad acquisire consapevolezza, per poter esprimere un modello di impresa inclusivo che sempre più spesso il mondo profit cerca di raggiungere, tramite la corporate social responsibility e non solo. Il profit ha cercato di mettere un vestito che noi abbiamo nel DNA: importante quindi che acquisiamo consapevolezza delle nostre realtà, pronti ad affrontare sfide innovative da gestire in autonomia e non senza rischi, ma che ci accreditino come imprese che si occupano di persone e che si prendono cura delle comunità. Le nostre cooperative hanno fame, ambizione e voglia di affermarsi, elementi estremamente preziosi nel mondo dell’impresa oggi.” “Con questo primo incontro - conclude Enrico Pesce , Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte – si avvia un percorso non solo regionale ma anche nazionale finalizzato a rimettere al centro dell’opinione pubblica il grande valore che porta con sé la cooperazione di inserimento lavorativo sia nei confronti delle singole persone svantaggiate coinvolte in percorsi di inclusione socio lavorativa sia della comunità locale che beneficia dei risultati di questa politica attiva del lavoro”.