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Confcooperative Piemonte: gli auguri di buon lavoro al neo-insediato Consiglio Regionale

Confcooperative Piemonte: gli auguri di buon lavoro al neo-insediato Consiglio Regionale
Le richieste della cooperazione nelle parole del Presidente Domenico Paschetta  

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Tags: Domenico Paschetta,   Regione Piemonte,   Consiglio regionale

Con l’occasione dell’insediamento, lunedì 1 Luglio, del nuovo Consiglio Regionale del Piemonte, Confcooperative Piemonte augura buon lavoro a Alberto Cirio, alla Giunta ed a tutto il Consiglio Regionale. Si è svolto nei giorni scorsi un incontro conoscitivo tra il Presidente di Confcooperative Piemonte Domenico Paschetta ed il neo-eletto Presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia, utile per iniziare a definire proposte, richieste e opportunità per lavorare insieme in modo positivo nell’arco dei prossimi cinque anni. “Il risultato che le recenti elezioni ci hanno restituito è inequivocabile” il commento di Domenico Paschetta, “i cittadini hanno chiaramente espresso il desiderio di cambiare il governo della nostra Regione, cui noi facciamo i migliori auguri di buon lavoro. Da ormai più di venti anni Confcooperative si pone equidistante dalle diverse forze politiche. La nostra base sociale rappresenta tutto l’arco parlamentare, abbiamo soci di diverso orientamento che abbiamo il dovere di rappresentare. Metteremo senza dubbio a disposizione le nostre competenze per dialogare in modo proficuo con il nuovo Consiglio”.

“Rispetto al passato avremo sicuramente bisogno di una velocità d’azione diversa” prosegue Paschetta, entrando nel merito delle esigenze del mondo di Confcooperative, “obiettivo sarà creare strumenti e opportunità per le imprese che nell’ultimo periodo sono spesso mancate. Sarà necessario rilanciare gli investimenti, e promuovere la diversificazione della Regione, così come la coesione sociale tra territori diversi, al momento lacunosa come ben dimostrato dall’ultima relazione annuale IRES. Abbiamo necessità che alcuni nodi, come quello dell’invecchiamento della popolazione, che sta portando a un incremento della spesa pubblica così come a serie difficoltà di sistema, vengano affrontati con seri interventi in diversi ambiti. In ambito sanitario va promossa la sanità di territorio; occorre iniettare massicce dosi di innovazione sociale in campo economico, ed utilizzare strumenti capaci di affrontare problematiche sempre più complesse, così come la cooperazione è abile nel fare. Il modello cooperativo sa leggere i bisogni e cambiare in misura del mutamento dei bisogni stessi.”

"Occorre che in tutti i settori la Regione promuova sviluppo, innovazione e ricerca”, conclude Paschetta, “Sull’agricoltura, per citare un esempio, occorre migliorare la performance di utilizzo dei fondi strutturali e imprimere un maggior timbro sulle filiere, curando l’integrazione di filiera. La Regione, inoltre, ha già compreso in questi anni l’importanza di settori che prima erano marginali, come la cultura ed il turismo, dotandosi di strumenti adeguati, che però ora devono essere attuati. Occorre creare i presupposti affinché i giovani possano misurarsi con le sfide del futuro.”

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