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Economia sociale e mercato pubblico. Sfide e opportunità per le imprese cooperative

Economia sociale e mercato pubblico. Sfide e opportunità per le imprese cooperative
L'evento "Economia sociale e mercato pubblico" ha avuto l'obiettivo di analizzare le sfide e le opportunità legate al mondo degli appalti pubblici e al ruolo delle imprese cooperative nell'economia sociale

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Tags: Lavoro Servizi,   Codice Appalti

La mattina di martedì 26 novembre, presso la sede di Confcooperative Piemonte a Torino, si è svolto l'incontro "Economia sociale e mercato pubblico", un evento ideato per analizzare le sfide e le opportunità legate al mondo degli appalti pubblici e al ruolo delle imprese cooperative nell'economia sociale. Un’occasione di confronto per approfondire le implicazioni del nuovo Codice Appalti e le prospettive di sviluppo per un settore strategico come quello cooperativo.

L’incontro, che ha visto la partecipazione del Presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi, Massimo Stronati, e dell'Assessore della Regione Piemonte, Gian Luca Vignale, si è aperto con una riflessione sull’economia sociale e sul mercato pubblico, esplorando come le organizzazioni possano contribuire a migliorare le condizioni lavorative e a generare un impatto positivo sulle comunità locali. Particolare attenzione è stata dedicata alle innovazioni introdotte dal nuovo Codice Appalti, entrato in vigore il 31 marzo 2023, che rappresenta un deciso passo avanti verso una maggiore integrazione tra economia reale e pubblica amministrazione.

Tra gli ospiti principali, l’Onorevole Erica Mazzetti, relatrice del nuovo Codice Appalti, ha illustrato le modifiche introdotte per favorire la trasparenza e la semplificazione delle procedure, soffermandosi su strumenti come l’accordo di collaborazione e le clausole di revisione dei prezzi. L’Avvocato Daniele Ricciardi, Presidente di ASSORUP, ha invece analizzato il ruolo cruciale dei contratti pubblici nell’orientare il mercato verso una maggiore sostenibilità e qualità, evidenziando come un approccio collaborativo tra istituzioni e imprese sia essenziale per evitare fenomeni di dumping contrattuale e garantire equità tra gli operatori economici.

L’evento ha rappresentato un’opportunità per interrogarsi su temi fondamentali, come il legame tra salari e qualità del lavoro, il ruolo delle clausole sociali e i meccanismi per promuovere la produttività attraverso nuove competenze. Un focus importante è stato dedicato all’articolo 11 del Codice, considerato un pilastro per garantire un sistema di equivalenza contrattuale che possa tutelare lavoratori e imprese. A tal riguardo, Massimo Stronati, Presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi, ha commentato: “Senza regole non c’è sviluppo. L’auspicato correttivo del Nuovo Codice dei Contratti e le norme che ne deriveranno devono necessariamente tener conto del valore del lavoro”.

“Non possiamo parlare di economia sociale senza riconoscere il ruolo cruciale delle imprese cooperative nell’innalzare gli standard di vita dei lavoratori. Questo incontro ci ricorda che solo remando tutti nella stessa direzione possiamo costruire un futuro sostenibile e inclusivo. Abbiamo il dovere di pretendere il giusto riconoscimento per il lavoro svolto dalle cooperative, che sono fondamentali nel tradurre i valori sociali in pratiche concrete. Se vogliamo davvero una società più equa, il dialogo e la collaborazione tra istituzioni e imprese devono diventare la norma, non l’eccezione” ha concluso Giovanni Di Nunno, Presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Piemonte.

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