Nata alla fine degli anni '50 da un primo ceppo di viticoltori, la Cantina Maranzana, tra le più grandi cantine sociali del Monferrato, è oggi una realtà che vinifica 40.000 quintali di uve provenienti esclusivamente dai 450 ettari di vigneto di proprietà dei soci. Una cantina Cooperativa pronta ad affrontare una nuova sfida commerciale, con un vino “elegante, giovane, vivace e fragrante”, l’Asti Secco, che arriverà per la prima volta sulle tavole degli italiani (e non solo) in occasione delle imminenti festività natalizie. Abbiamo tratto un primo bilancio dell’annata, e curiosato sulle caratteristiche del neo-nato in casa Maranzana, insieme alla Presidente Barbara Pastorino.
Ci può disegnare un bilancio del 2017 per la vostra Cantina? Quali le principali sfide che avete dovuto affrontare?
"L'annata che si sta per concludere è trascorsa in linea generale bene, abbiamo assistito infatti a una maggiore remunerazione delle uve, cui si è affiancata tuttavia una significativa riduzione dei quantitativi prodotti a causa di avversità climatiche come siccità e gelate (nella prima parte della stagione), ma il bilancio è più che positivo. L’unico aspetto negativo si è rivelato in una penalizzazione per la resa delle uve Moscato".
Si brinderà questo sabato insieme all'Asti Secco: quali sono le caratteristiche del nuovo vino che arriverà sulle tavole natalizie?
"C’è molta attesa e speranza intorno a questo vino, che rappresenta una grande opportunità per aumentare la resa e le vendite delle nostre cantine associate. Si tratta di un prodotto alternativo e versatile, ottimo sia in occasione dell'aperitivo che durante il pasto: speriamo che i consumatori rispondano in modo positivo a questa novità”.
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