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Olio alimentare esausto. Raccogliamolo in cooperativa!

Olio alimentare esausto. Raccogliamolo in cooperativa!

Confcooperative Consumo e Utenza Piemonte e il suo progetto ambientale

Categorie: Primo PianoDalle Federazioni

Tags: Consumo e Utenza; ambiente; olio; Roberto Forelli;

L'olio alimentare esausto è tutto l'olio - di oliva o semi - che non è più utilizzabile, dopo essere stato impiegato per cuocere, friggere, conservare gli alimenti. Se non correttamente smaltito, questo olio costituisce un serio problema ambientale. Molti sono convinti che, trattandosi di un prodotto vegetale, non sia dannoso e possa essere tranquillamente versato negli scarichi domestici o gettato nel terreno.
Eppure un solo litro di olio inquina una superficie acquatica di 1000 metri quadrati. Disperso nel terreno impedisce alle radici di assorbire le sostanze nutritive. Sversato negli scarichi domestici provoca danni alle tubature, intasandole, ed aumenta i costi di depurazione, che poi inevitabilmente ricadono su tutta la collettività. Per questi motivi, è importante raccogliere a parte e smaltire correttamente tutto l'olio alimentare usato, che può essere ancora utilizzato come combustibile industriale e per lavorazioni come la concia della pelle.
Il progetto
Per facilitare la raccolta e lo smaltimento è stato realizzato il progetto "Olio alimentare esausto. Raccogliamolo in Cooperativa". L'iniziativa, nata tre anni fa ad opera di Confcooperative Consumo e Utenza Piemonte, e del compianto presidente Giuseppe Bezzo, è stata sviluppata da Roberto Forelli, neo presidente della Federazione, che in Confcooperative rappresenta oltre 500 negozi di dettaglianti. Il progetto ha la finalità di sostenere la raccolta differenziata dell'olio alimentare esausto da parte dei cittadini presso i punti vendita dei negozi delle cooperative; questi a loro volta lo conferiscono alla cooperativa sociale Proteo, che provvede al trasporto e all'invio a recupero o smaltimento. Un progetto a costo zero per la pubblica amministrazione, e quindi per i cittadini, che consente di coniugare la capillarità della rete dei punti vendita all'esigenza di trovare una destinazione corretta a questa tipologia di rifiuti estremamente inquinante. In questa sperimentazione, realizzata in accordo con il Consorzi Covar 14 e Consorzio Chierese per i Servizi, sono coinvolti 17 negozi CRAI e SIMPLY (aderenti alle cooperative Codè Crai Ovest e 3 A) della zona del chierese e della cintura sud di Torino, che si sono messi a disposizione per il servizio di raccolta da parte dei consumatori, consegnando loro una tanichetta da 5 litri, da svuotare presso i negozi una volta riempita.


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