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Nasce a San Damiano d’Asti “Il Colibri"

Nasce a San Damiano d’Asti “Il Colibri"

Un nuovo centro di aggregazione per la cooperativa sociale Senza Confini

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Tags: Federsolidarietà,   Onlus,   Senza Confini

Ha inaugurato la scorsa settimana presso i locali di via Trento 3 a San Damiano d’Asti il nuovo centro di aggregazione “Il Colibrì”, gestito da Senza Confini, cooperativa sociale di tipo B aderente a Confcooperative Federsolidarietà Piemonte. Senza Confini, nata nel 1995, ha da sempre posto al centro la mission dell’accoglienza verso persone in difficoltà e svantaggio, per dar loro una dignità e possibilità che normalmente faticano a trovare all’interno della società. La cooperativa ha sede a San Damiano, e dopo i primi anni di crescita ha visto dal 2010 un progressivo avvicinamento alla Comunità Papa Giovanni XXIII, che dopo un anno di osservazione è subentrata nella sua gestione quotidiana. Senza Confini è inoltre parte del consorzio Condividere apg23. “Il Colibrì” nasce dall’idea di creare un contesto educativo e socializzante, un ambiente aperto e inclusivo dove poter sviluppare tutti gli ambiti di vita dei soggetti. "Il centro sta iniziando a prendere forma”spiega Bruno Maestri, amministratore delegato di Senza Confini, “cercheremo progressivamente di sviluppare altre attività: per ora lavoriamo mezza giornata, dalle 9 alle 12, facendo frutto della lunga esperienza maturata all’interno della Comunità Papa Giovanni XXIII, con cui gestiamo 14 cooperative sul territorio, sia di tipo A che di tipo B”.

“Senza Confini è una cooperativa sociale Onlus di tipo B, tra le attività svolte contiamo lavorazioni per conto terzi, gestione di aree verdi, facchinaggio e pulizie.”, prosegue Bruno Maestri,"Il progetto del centro di aggregazione nasce dall’esigenza del territorio. La nostra cooperativa gestisce un alto numero di inserimenti lavorativi per persone con uno svantaggio medio-lieve. L’obiettivo del centro è quello di accogliere le persone che non possono prestare la propria manodopera in una cooperativa di tipo B, per alcune caratteristiche non idonee al lavoro, ma che hanno comunque buone capacità su cui investire e lavorare, o persone che è complicato inserire in centri diurni di tipo A. Sul territorio mancavano strutture attrezzate per accogliere persone con queste caratteristiche. Proprio per raccogliere al meglio tutte le esigenze del territorio e intraprendere un percorso comune e condiviso, abbiamo fatto sedere al tavolo di progettazione diverse realtà, tra cui il Comune di San Damiano, Confcooperative e il consorzio Co.Ge.Sa. Seguendo la politica dei piccoli passi, l’obiettivo è far crescere il centro con costanza.

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