Scritturapura è nata più di vent’anni fa a Villa San Secondo, un piccolo comune dell’Astigiano, con l’ambizione di diventare una casa editrice indipendente in dialogo con l’Europa. Un’idea forte, coltivata all’inizio con lo sguardo rivolto ai modelli anglosassoni più audaci, quelli attenti alle nuove voci della letteratura europea. Ma è nel 2011 che la realtà editoriale ha compiuto una svolta importante, trasformandosi in cooperativa e abbracciando a pieno la filosofia “glocal”: radicata nel territorio, ma connessa con il mondo.
Anche quest’anno Scritturapura torna al Salone del Libro di Torino, dove sarà presente con un programma ricco di appuntamenti, pubblicazioni e incontri, testimoniando la vitalità di un’editoria indipendente che, proprio grazie alla forma cooperativa, riesce a portare avanti visioni coraggiose.
“Negli anni abbiamo sviluppato una rete di collaboratori, in particolare traduttori, che spesso ci segnalano testi perfetti per il nostro catalogo”, racconta Stefano Delmastro, presidente della cooperativa. “Chi conosce Scritturapura sa che lavoriamo su più livelli e che abbiamo una forte cura nella scelta dei titoli. Siamo una piccola casa editrice: non pubblichiamo più di dieci titoli all’anno, ma questo ci consente di curare ogni opera con attenzione. L’idea è quella di trovare sempre voci originali, capaci di dialogare con il nostro catalogo, che si muove tra letterature europee e italiane, senza recinti geografici e con uno sguardo aperto”.
Oltre alla qualità letteraria, uno dei segni distintivi di Scritturapura è l’attenzione per le tematiche sociali, affrontate con profondità e rispetto, ma anche con il coraggio di portare nuove prospettive. “Quello che ci interessa è avviare un dialogo”, continua Delmastro. “Attraverso la narrativa si riesce ad andare più a fondo che con un semplice reportage. Ogni cultura, ogni autore ha il suo modo di raccontare le cose: dalla condizione femminile in Portogallo e in Turchia a quella nel Nord Europa, ogni sguardo è diverso. Un esempio recente è ‘Mina’, romanzo autobiografico dell’autrice romena Maria Breazu, che sarà presentato al Salone il 16 maggio alle 12.30 in Sala Argento. Il libro racconta la storia vera di una donna che fugge da una situazione violenta, cercando libertà e futuro per sé e per sua figlia”. Per questo titolo è stato anche avviato un progetto che coinvolge due scuole piemontesi, all’interno delle iniziative “Crea-tura” e della progettazione grafica su libri che trattano la violenza contro le donne. Dopo aver letto il romanzo, gli studenti hanno realizzato delle proposte per la copertina e quella selezionata verrà premiata al Salone 2025. Un’occasione concreta di confronto tra letteratura, scuola e società.
Negli ultimi anni, Scritturapura ha scelto di spingersi oltre, esplorando tematiche complesse con uno stile volutamente irriverente: è il suo modo di proporre contenuti destabilizzanti anche su temi cruciali, ricercando non lo sguardo più ovvio, ma quello capace di ribaltare i punti di vista.
Al Salone 2025, infatti, tra i titoli più attesi dalla casa editrice ci sarà “Romanzo olandese” dello scrittore ligure Marino Magliani, che da anni vive nei Paesi Bassi, e la proposta di “Olga la rossa” e “Carattere bastardo”, due romanzi classici olandesi che affrontano con linguaggi e toni inediti i temi della genitorialità e della liberazione sessuale, cercando di farli misurare con la contemporaneità. Entrambe le opere sono un esempio della volontà di Scritturapura di proporre storie capaci di interrogare il presente, mostrando come certe questioni si siano evolute - o forse involute - nel tempo.
Negli anni, la casa editrice ha collaborato con altre realtà del settore, come EtaBeta, con cui ha lavorato a progetti editoriali in carcere, e ODS, per la promozione della lettura ad alta voce e la realizzazione di audiolibri. Guardando al futuro, l’obiettivo della cooperativa è allargare questa rete di collaborazioni e continuare a lavorare con le scuole, dal momento che l’Italia è un Paese in cui si legge poco rispetto all’Europa: “Se vogliamo invertire la rotta dobbiamo partire proprio dai giovani, coinvolgendoli in esperienze reali legate alla lettura e alla narrazione”, conclude Delmastro.
“Scritturapura è una realtà che coniuga indipendenza, visione internazionale e forte radicamento sul territorio, e lo fa con una coerenza rara – afferma Irene Bongiovanni, Presidente di Confcooperative Cultura, Turismo e Sport Piemonte –. "La sua presenza al Salone del Libro di Torino è una testimonianza concreta del ruolo fondamentale delle cooperative nel panorama editoriale e culturale italiano. La cooperazione che crea cultura”.
“Fare cultura di qualità è possibile partendo da un territorio come il nostro - sottolinea Mario Sacco, Presidente di Confcooperative Piemonte Sud -. "Scritturapura è una realtà che crea valore e costruisce reti. È anche grazie a esperienze come questa che possiamo parlare di sviluppo culturale diffuso e sostenibile”.