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ISSA Pulire 2025: le cooperative al centro del cambiamento

ISSA Pulire 2025: le cooperative al centro del cambiamento
Confcooperative Lavoro e Servizi Piemonte alla fiera ISSA Pulire 2025

Categorie: Primo PianoLe NotizieDalle Federazioni

Tags: Lavoro Servizi,   Cleaning

Il mondo dei servizi sta attraversando trasformazioni profonde. Automazione, digitalizzazione, nuovi modelli contrattuali e sfide ambientali stanno riscrivendo il perimetro del lavoro. In questo contesto, la cooperazione dimostra di poter offrire risposte capaci di coniugare efficienza economica e dignità del lavoro. La partecipazione di Confcooperative Lavoro e Servizi Piemonte alla fiera ISSA Pulire 2025, tenutasi a Rho Fiera - Milano dal 27 al 29 maggio, ha rappresentato un momento concreto per dare voce a questa visione.

All’interno dello stand nazionale di Confcooperative, insieme a delegazioni provenienti da tutto il Paese, la federazione piemontese ha partecipato con tre imprese aderenti – CFP soc., Compagnia dei Servizi soc. coop. e Pro&out soc. coop. – portando esperienze e competenze maturate nei territori e nei servizi integrati, a contatto diretto con le persone e con la complessità delle committenze pubbliche e private. Una presenza che non si è limitata all’esposizione, ma che si è tradotta in ascolto, confronto e costruzione di reti.

Tra i momenti più significativi, l’intervento di Giovanni Di Nunno, Presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Piemonte, nel panel “La cooperazione di Lavoro nei Servizi: verso un modello di Economia Sociale nel Facility”. Il suo contributo ha messo al centro una domanda essenziale: quale idea di sviluppo vogliamo costruire?

«Il vero scopo del lavoro non è solo produzione e redditività – ha affermato Di Nunno – ma un percorso di crescita personale e sociale, necessario alla realizzazione della persona. È così che si costruisce la famiglia, la società e la propria dignità». Un richiamo forte, quello alla “dimensione umana del lavoro”, che si scontra oggi con l’aumento del disagio nei luoghi di lavoro: rapporti deteriorati, scarsa partecipazione, difficoltà nel conciliare vita e professione, e un crescente divario tra competenze richieste e possibilità reali di aggiornamento.

"Dove c'è lavoro c'è economia sociale", dunque, per citare il Presidente nazionale di Confcooperative Lavoro e Servizi, Massimo Stronati. In questo scenario, la cooperazione può e deve giocare un ruolo di sistema. E non solo a parole. Lo dimostra l’impegno nella promozione di una corretta applicazione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che per la prima volta obbliga le stazioni appaltanti a inserire nei bandi i contratti collettivi di lavoro. «È un passaggio fondamentale – ha spiegato Di Nunno – che lega in modo diretto appalto e salario, restituendo valore al lavoro. Ma non basta: è necessario che questo riconoscimento venga accompagnato anche da strumenti di sostenibilità economica per le imprese, ad esempio attraverso un fondo di rotazione alimentato all’interno del sistema degli appalti, sul modello del contributo ANAC».

La partecipazione a fiere come ISSA Pulire, in cui si concentrano innovazioni tecnologiche e nuove pratiche organizzative, è per Confcooperative uno spazio prezioso di rappresentanza. Non solo per mostrare ciò che le cooperative fanno, ma per affermare cosa sono: imprese radicate nei territori, attente alle persone, capaci di tenere insieme competitività e coesione. E anche per ribadire la posizione del movimento cooperativo in un dibattito sempre più urgente: quello sulla giustizia salariale.

«Noi crediamo nelle soluzioni che nascono dal confronto, dalla negoziazione, dal riconoscimento reciproco. – ha concluso Di Nunno – Perché se vogliamo affrontare le sfide del nostro tempo – ambientali, digitali, sociali – dobbiamo farlo insieme. Se vuoi andare veloce, corri da solo. Ma se vuoi andare lontano, vai insieme ad altre persone».

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