Giovedì 12 giugno 2025 si è tenuto a Cervasca, presso la sede della cooperativa I Tesori della Terra, l’incontro del Comitato del Settore Produzione con metodo Biologico di Confcooperative Fedagripesca, un’occasione per approfondire le prospettive del comparto biologico alla luce delle novità normative, delle opportunità progettuali e delle sfide del mercato.
L’incontro ha permesso di approfondire i temi legati al nuovo pacchetto semplificazione europeo in ambito agricolo e delle implicazioni per il biologico e dei dati emersi dalla panoramica offerta dal CSR della Regione Piemonte. È intervenuto in collegamento anche il professor Gabriele Canali, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha offerto un’analisi articolata del ruolo del biologico nella nuova visione agroalimentare europea.
Ciò che è emerso è come, per costruire un agroalimentare attrattivo, occorra valorizzare i servizi ecosistemici che generino benefici sull’ambiente, sul suolo, sull’acqua e sulla qualità dell’aria, come avviene nel crescente settore del biologico. Un settore che si inserisce pienamente in quella transizione verso un’economia climaticamente neutra, in cui l’innovazione rappresenta la leva principale: gli agricoltori delle imprese cooperative di Confcooperative sono innovatori per natura.
Panoramica offerta anche su bandi e misure nazionali, lasciando emergere l’urgenza di politiche più incisive a sostegno delle filiere. Serve quindi un cambio di paradigma: incentivare le aziende a operare come sistemi aggregati, superando la frammentazione per rafforzare competitività e tenuta economica.
Secondo Francesco Torriani, Presidente del settore biologico di Confcooperative Fedagripesca, «il settore biologico in Confcooperative è in crescita in valore e volume, e il consumatore, quando fa la spesa, guarda prima al prezzo, poi alle garanzie di sicurezza, alle opzioni salutistiche e poi al rispetto dell’ambiente. Per questo dobbiamo costruire filiere efficienti, che evitino di scaricare sul consumatore le inefficienze produttive. Se miglioriamo l’organizzazione delle filiere, possiamo offrire prezzi più accessibili e allo stesso tempo garantire sostenibilità economica ai produttori, in un contesto segnato da costi crescenti e impatti climatici sulle rese».
Il settore biologico all’interno di Confcooperative ritiene sempre più strategico presidiare i territori, ascoltare i bisogni delle imprese e rispondere in modo concreto. Proprio con tale obiettivo nasce lo sportello Cooperabio, pensato per offrire risposte pratiche, tempestive e su misura alle cooperative del settore. «Il biologico è da sempre avanguardia – ha sottolineato ancora Torriani – ma serve una piena consapevolezza della ricchezza e diversità delle imprese che lo compongono. È in questa varietà di esperienze, sensibilità e modelli che risiede la forza del settore».
In chiusura, Roberto Morello, Presidente di Confcooperative Fedagripesca Piemonte, ha ribadito il valore dell’impegno cooperativo: «Oggi tutta l’agricoltura è chiamata a percorsi di rispetto verso l’ambiente, i consumatori e le comunità. Parliamo di sostenibilità a 360 gradi, e realtà come I Tesori della Terra dimostrano che questa visione non è solo possibile, ma già concreta sul nostro territorio».