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Terra Mia, da quasi quarant’anni accanto alle persone più fragili

Terra Mia, da quasi quarant’anni accanto alle persone più fragili

Dalle dipendenze ai minori, dalla genitorialità all’inclusione lavorativa e sociale. Un impegno che oggi si arricchisce di momenti di confronto scientifico, come il convegno del 17 ottobre a Torino dedicato al legame tra ADHD e dipendenze.

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Tags: cooperazione sociale,   Federsolidarietà

La cooperativa sociale Terra Mia nasce il 30 dicembre 1987 per dare una risposta concreta all’emergenza delle tossicodipendenze, come venivano chiamate allora. Da quel primo nucleo di persone prese forma la comunità residenziale di via Nizza, che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento.

Fin dall’inizio, Terra Mia ha scelto di camminare accanto alle persone più fragili, con un approccio basato sull’uguaglianza, la pace, la sostenibilità e il riconoscimento della dignità di ciascuno, anche di chi ha scelto volontariamente strade difficili. “Sistemi di solidarietà responsiva” è la linea guida del lavoro della cooperativa e sottolinea l’importanza di operare in rete con il servizio pubblico e con realtà private per offrire risposte tempestive e concrete ai bisogni emergenti.

La forma cooperativa - spiega la presidente Chiara Magrini - garantisce una partecipazione reale e condivisa: non esiste un unico datore di lavoro ma una comunità di soci che decide insieme. Questo modello permette di mettere sempre al centro sia il benessere dei lavoratori sia la qualità dei servizi rivolti agli utenti. Negli ultimi anni la cooperativa ha investito molto anche sul welfare interno, in particolare sulla formazione degli operatori, per rafforzare competenze e motivazioni.

Con il tempo, la cooperativa ha ampliato i propri ambiti di intervento, sviluppando un’organizzazione articolata in diverse aree. L’area Dipendenze continua a essere il cuore pulsante, con percorsi flessibili e in costante evoluzione per accompagnare chi vive situazioni di disagio legate all’uso di sostanze. Accanto a questa, nell’Area Minori, équipe multidisciplinari lavorano con bambini e adolescenti per sostenere la loro crescita e costruire insieme nuove speranze, nonché per gestire situazioni più complesse di disagio psichico e psichiatrico. Nei servizi dell’Area Genitorialità si affronta la complessità della relazione genitore-bambino, nella convinzione che prendersi cura delle famiglie di oggi significhi investire negli adulti di domani. A fianco dell’anima sociale, l’Area B – Produzione Lavoro sviluppa opportunità occupazionali per persone in difficoltà, contribuendo a generare inclusione attraverso il lavoro. L’Area PuntoLuce, infine, promuove percorsi di inclusione scolastica e sociale, diffondendo la cultura della salute e del benessere con particolare attenzione ai giovani.

I numeri testimoniano la portata dell’impegno: Nel 2024, 196 laboratori e attività di peer education, 7.789 persone raggiunte, 1.351 colloqui e percorsi di assistenza personalizzata. Risultati che si intrecciano con le sfide quotidiane, prima fra tutte il riconoscimento del lavoro delle cooperative sociali, spesso sottovalutato rispetto al valore generato per la comunità.

Il nostro obiettivo – sottolinea Magrini – è far conoscere e valorizzare un settore che troppo spesso viene dimenticato, pur essendo fondamentale per la tenuta sociale delle nostre comunità.”

Questa attenzione costante ai bisogni che emergono sul campo porta la cooperativa anche a promuovere momenti di confronto scientifico e culturale. È in questa prospettiva che nasce il convegno “ADHD & Dipendenze: Diagnosi Incrociate, percorsi integrati”, in programma il 17 ottobre 2025.L’iniziativa intende accendere i riflettori sul legame tra ADHD e dipendenze patologiche, un tema sempre più attuale e finora poco esplorato in Piemonte, con un focus su diagnosi, percorsi integrati e buone pratiche operative.

L’idea è nata dall’osservazione diretta nelle comunità della cooperativa, dove spesso emergono situazioni di ADHD non diagnosticato che richiedono interventi specifici. Allo stesso tempo, la letteratura scientifica conferma che chi presenta un disturbo ADHD è esposto a un rischio maggiore di sviluppare dipendenze. È da queste osservazioni – sottolinea la vicepresidente e direttrice sanitaria Giulia De Ferrari che abbiamo scelto di coinvolgere esperti come il dottor Lugoboni e altre figure di riferimento a livello regionale, per offrire strumenti concreti di lavoro e sensibilizzare operatori e istituzioni su un fenomeno clinico e sociale che richiede risposte sempre più mirate.”

"Realtà come Terra Mia – commenta Enrico Pesce, Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte – rappresentano un presidio fondamentale per le nostre comunità. Sono imprese che uniscono professionalità, valori e innovazione, mettendo al centro le persone e rispondendo con coraggio a sfide complesse come quelle delle dipendenze e dell’inclusione sociale.”

Per maggiori informazioni sul convegno vai su: https://www.terramiaonlus.org/area-puntoluce-formazione-e-coaching/ 


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