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Un autunno da ricordare per Cantina Tre Secoli: premi che confermano la forza della cooperazione

Un autunno da ricordare per Cantina Tre Secoli: premi che confermano la forza della cooperazione
I premi ottenuti dal Barbera d’Asti DOCG Superiore “Sorangela” e dall’Asti DOCG Extra Dry valorizzano il lavoro dei soci e il legame con il territorio. Un percorso di crescita che si inserisce in un contesto produttivo positivo e in una strategia orientata ai mercati internazionali.

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Tags: Fedagripesca,   Cantina Tre Secoli,   Premi

Nel cuore dell'Alto Monferrato, Cantina Tre Secoli, aderente a Confcooperative Piemonte e tra le più importanti realtà cooperative del panorama piemontese, ha ottenuto due significativi riconoscimenti a conferma dell'eccellente lavoro svolto e della costante qualità della sua produzione. Nata dalla fusione tra la storica Cantina Sociale di Mombaruzzo, fondata nel 1887 come prima esperienza associativa del Piemonte, e la Cantina Sociale di Ricaldone, forte di oltre sessant’anni di attività, Tre Secoli rappresenta oggi quasi trecento viticoltori e un territorio vitato che si estende per 1.100 ettari tra le province di Asti e Alessandria.
Una realtà che ha fatto dell’unione la propria forza: generazioni di vignaioli hanno modellato queste dolci colline, contribuendo a costruire un modello cooperativo solido, orientato alla qualità e all’innovazione sia in vigna che in cantina, con certificazioni che coinvolgono ogni fase della produzione.

Ecco che i risultati di questo percorso, quest’autunno, sono stati valorizzati con due premi. Il Barbera d’Asti DOCG Superiore “Sorangela” 2022 ha ottenuto la Corona d’Oro della guida Vini Buoni d’Italia del Touring Club Italiano per l’edizione 2026, uno dei riconoscimenti più significativi per i vini ottenuti da vitigni autoctoni. Tra tutte le Corone assegnate, solo una selezione entra nella prestigiosa Top 300 dei vini dell’anno: “Sorangela” figura tra queste.

Un risultato che porta nuovamente alla ribalta un vino simbolo della cantina: l’unica Barbera Superiore prodotta, 100% Barbera, affinata in legni di piccole e medie dimensioni per almeno sei mesi. Rubino intenso con vivi riflessi granata scuro, profumi complessi di frutti rossi, spezie e vaniglia, struttura piena ed elegante sostenuta da tannini dolci: un’etichetta che racconta la profondità del territorio e trova il suo abbinamento ideale con carni stufate, selvaggina e formaggi stagionati.

A questa soddisfazione si affianca un altro importante riconoscimento dedicato alle bollicine: Falstaff Magazine, una delle riviste enogastronomiche e lifestyle più autorevoli nel panorama internazionale, ha premiato l’Asti DOCG Extra Dry della cantina. Un risultato che conferma la crescente attenzione verso la reinterpretazione del Moscato d’Asti, vitigno centrale soprattutto nell’area di Ricaldone.
L’Asti Extra Dry rappresenta infatti una nuova espressione dello spumante aromatico più noto: ottenuto da uve Moscato Bianco di Canelli con Metodo Martinotti, presenta profumi freschi di fiori d’acacia e frutta, un perlage fine e un sorso secco, sorprendentemente versatile dall’aperitivo alla tavola. 

In questo contesto di risultati significativi, il Presidente della cantina, Bruno Fortunato, sottolinea il valore strategico dei premi ricevuti e la gratificazione che arriva dal vedere riconosciuto il lavoro dei soci: “Sono premi molto rilevanti perché rappresentano un vero biglietto da visita. Una cantina può produrre ottimi vini ma, se non sono conosciuti, è difficile affermarsi sul mercato. Essere presenti, ricevere riconoscimenti internazionali, significa crescere in visibilità e credibilità. È gratificante per tutti noi perché vuol dire che ci posizioniamo in maniera alta e che stiamo percorrendo la strada giusta”.

Il 2025 si chiude con un bilancio positivo anche dal punto di vista produttivo: una vendemmia favorita da condizioni climatiche stabili, estati calde ma prive di eventi estremi nella zona di produzione, e quindi una qualità delle uve elevata. L’aumento dei costi di gestione rappresenta una sfida trasversale al settore, ma la presenza di una linea interna di imbottigliamento consente alla cooperativa di contenere in parte le spese.
Sul fronte commerciale, il mercato italiano mostra maggiori complessità, mentre l’estero continua a offrire nuove opportunità: i paesi scandinavi, in particolare, stanno dimostrando un crescente interesse per il vino piemontese, simbolo di qualità e autenticità.

In questo scenario, Fedagripesca Piemonte guarda con soddisfazione al percorso della cooperativa. Il Presidente di Federazione Roberto Morello ha commentato:
“I successi di Cantina Tre Secoli dimostrano quanto la cooperazione vitivinicola sappia evolvere, innovare e competere con qualità anche sui mercati internazionali. Quando centinaia di viticoltori lavorano insieme, investendo nella valorizzazione del territorio e nel miglioramento continuo, i risultati arrivano e parlano da soli. Domenico Sorasio, Direttore della Federazione ha aggiunto: “Questi riconoscimenti sono un esempio concreto di come il modello cooperativo possa generare valore economico, sociale e identitario per l’intero Piemonte”.

 

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