Dopo tre anni la Riforma del Terzo Settore è ormai al via. Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato i decreti attuativi che a breve dovrebbero essere pubblicati. I primi commenti a partire dal Presidente nazionale di Federsolidarietà Giuseppe Guerini sono sostanzialmente positivi.
“Ora tocca a noi affrontare con determinazione la vera sfida che la Riforma lancia anche al mondo della cooperazione, quella dell’Impresa Sociale – ha sottolineato ieri Guido Geninatti, Presidente di Federsolidarietà Confcooperative Piemonte nel suo intervento durante il Consiglio Nazionale della federazione di Confcooperative. Le cooperative sociali che nei fatti sono imprese sociali– ha continuato Geninatti – sapranno interpretare questo ruolo se sapranno coniugare valori, strategia e strumenti gestionali per lo sviluppo di un welfare comunitario in cui emergano le diverse dimensioni, sociale, cultura, lavoro, abitare, salute”.
“Siamo soddisfatti inoltre – ha evidenziato Geninatti – per l’ampliamento delle attività delle cooperative sociali previste dalla legge 381/91 relative in modo particolare alle attività educative, di istruzione, formazione professionale, di servizi sanitari e finalizzati al reinserimento delle persone svantaggiate nel mondo del lavoro. Queste attività – ha concluso Geninatti – in realtà non sono completamente nuove per le cooperative sociali, anzi la maggior parte negli anni sono state implementate anche se spesso in un regime dubbio. Questa chiarezza, se da un lato fuga ogni preoccupazione formale, diventa l’occasione di una nuova stagione per lo sviluppo della cooperazione sociale”.