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A Prospettive digitali arriva l’intelligenza artificiale

A Prospettive digitali arriva l’intelligenza artificiale

I contenuti del sesto incontro della rassegna intersettoriale di Federconsumo Piemonte

Categorie: Primo PianoLe NotizieDalle Federazioni

Tags: Prospettive digitali; Federconsumo Piemonte; 4.0;

“La natura ama nascondersi” scriveva il filosofo Eraclito, agli albori del pensiero occidentale. E forse per questo la tecnologia, oggi, ci affascina tanto. Perché ci rimanda inevitabilmente a ciò che siamo, alla natura di cui facciamo parte, e all’indagine del suo mistero.
Si colloca in questo ambito il tema dell’intelligenza artificiale, che è stato uno dei contenuti centrali del sesto appuntamento della rassegna intersettoriale Prospettive digitali, tenutosi il 27 novembre e promosso da Federconsumo Piemonte.
Eppure la distanza tra natura e tecnologia non è mai stata tanto sottile come oggi. Dice, un po’ provocatoriamente, Koert van Mensvoort, filosofo olandese contemporaneo: “Se un uccello fa il suo nido lo chiamiamo natura. Se l’uomo costruisce una casa, parliamo di tecnologia”.
Di tecnologie “smart”, letteralmente brillanti, intelligenti, ci ha parlato l’ing. Roberto Vogliolo, della cooperativa Ux-men, e delle sue infinite applicazioni nella vita quotidiana, nella propria casa, in ufficio, per le imprese di tutti i comparti. Una vera rivoluzione, quella del 4.0, che, interconnettendo le cose, promette servizi e opportunità impensabili anche solo fino a pochi anni fa.
Al pari del rapporto tra natura e tecnologia, anche online e offline non sono più comparti così distinti. La rete coinvolge gli utenti/consumatori in un rapporto costante e ricco di implicazioni. La business coach Erika Bezzo si è soffermata su questi aspetti, evidenziando quanto il marketing stia orientandosi verso una sempre maggiore profilazione degli utenti, che, in modo spesso inconsapevole, lasciano tracce continue nella navigazione in rete, generando dati utilissimi a chi li sappia poi elaborare. Il tema della privacy e della trasparenza, con il 4.0, diventa così ancor più cruciale.
Per il movimento cooperativo si pongono molti interrogativi, che riguardano il posizionamento delle imprese in questo nuovo contesto, le sfide e le opportunità che si presentano. Appare chiaro che il tema ha carattere anzitutto economico.
In un mondo in cui la maggior parte della ricchezza è nelle mani di pochi, chi ha il controllo delle informazioni detiene un potere enorme. Google, Facebook, Amazon, sono anzitutto dei colossi economici.
Per questo il messaggio di democrazia economica della cooperazione, il suo essere intrisecamente uno strumento che produce e trattiene la ricchezza sul territorio e nelle comunità, è centrale e attualissimo e deve trovare una coniugazione anche nell’attuale contesto.
In particolare è cura dell’Ufficio regionale della Pastorale Sociale e del Lavoro, che ha dato il proprio patrocinio all'evento, e del suo responsabile don Flavio Luciano, intervenuto ai lavori, accompagnare le imprese e le associazioni verso una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza di generare processi culturali ed economici che valorizzino le persone e le loro comunità.
Il sociologo don Domenico Cravero nella sua relazione ha spronato la cooperazione a promuovere “l’economia della speranza”. Non un messaggio emotivo, ma un vero e proprio metodo di lavoro, che vede nel “già e non ancora” una leva fondamentale, per non cadere in facili idealismi, ma anche per non farsi abbattere dalla difficoltà oggettive del lavoro. La speranza, per non essere utopia, ha spiegato Cravero, deve essere organizzata, e alimentata da una continua acquisizione di conoscenze, sia pure in condizione di incertezza. La tecnologia presenta molte ambivalenze, sta a noi saperci orientare, coniugando, accanto ai valori della tecnica (saper fare), quelli dell’arte (bellezza) e della terra (natura): “La vigna produce solo se è bella”.
Il vice presidente vicario di Confcooperative Piemonte Mario Sacco, con delega all’intersettorialità, ha concluso i lavori evidenziando la centralità del modello cooperativo all’interno del percorso di Prospettive digitali, e ringraziando Federconsumo Piemonte per il lavoro che sta svolgendo.
Hanno portato i loro saluti il presidente di Confcooperative Piemonte Domenico Paschetta, il presidente di Federconsumo Piemonte Lino Ferraro, il vice presidente Claudio Vacca, il direttore nazionale di Federconsumo Michele Ruta, che si è soffermato in particolare sul nuovo regolamento europeo sulla privacy.
Fittissima la partecipazione delle cooperative di ogni comparto produttivo e delle associazioni che fanno parte della Commissione della Pastorale del Lavoro.
“Ringrazio le cooperative e le associazioni partecipanti - ha dichiarato il vice presidente regionale di Federconsumo Claudio Vacca con delega al progetto – Federconsumo è lieta di allargare la propria partecipazione a quanti vogliano camminare con noi in questo percorso. Rappresentiamo circa 600 negozi nella regione, i cui dirigenti sono oggi qui presenti. Vogliamo che i nostri negozi siano, insieme a tutte le cooperative che lo desiderano, dei punti di riferimento per le comunità locali”.

Lidia Cassetta


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