Sono i numeri di un settore in salute quelli presentati martedì a Roma dall’Osservatorio della Cooperazione Agricola Italiana – Rapporto 2017 istituito presso il Mipaaf e sostenuto dall’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari: l’agroalimentare italiano vede nel comparto mutualistico un fatturato di quasi 35 miliardi di euro, parti al 23% del giro d’affari complessivo. La cooperazione registra una crescita sia del fatturato (+0,6%) che dell’occupazione (+0,9%). Buone anche le performance dell’export: nel 2016 il sistema cooperativo italiano ha realizzato oltreconfine il 17% del proprio fatturato per un totale di circa 5 miliardi di euro, pari al 13% delle esportazioni agroalimentari italiane. Una vera iniezione di fiducia per il 2018, che vedrà Confcooperative Piemonte in prima linea per supportare lo sviluppo e la crescita commerciale delle cooperative aderenti.
“Sono soddisfatto del quadro economico fotografato dal rapporto – commenta Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – in particolare per il contributo importante che le cooperative stanno dando in termini di incremento delle vendite sui mercati internazionali. Il settore lattiero-caseario ha visto aumentare il proprio export del 20% in un solo anno, mentre le prime 25 cooperative vitivinicole hanno in media la metà del loro giro d’affari derivante proprio dall’export”. In merito alla situazione regionale, arriva la conferma di Mario Abrate, Presidente di Fedagri Piemonte: “Cifre assolutamente confermate dalle nostre Cooperative piemontesi”.
Cresciuti negli ultimi 10 anni, inoltre, tutti gli indicatori economici tra le prime 25 cooperative italiane per fatturato dei settori ortofrutticolo, lattiero-caseario e vitivinicolo. Spicca la crescita del +112% del fatturato delle top25 nel vino e del +82% registrata dalle cooperative dell’ortofrutta. Cresciute anche le retribuzioni lorde, da un +42% nelle cooperative dell’ortofrutta al +126% nel comparto del vino. La crescita non ha tuttavia compromesso il forte legame con la base sociale, che si mantiene molto saldo anche in queste grandi cooperative.