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Cooperazione 4.0, per sviluppare l’economia locale

Cooperazione 4.0, per sviluppare l’economia locale

Le sfide della cooperazione e la nuova stagione assembleare delle federazioni

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Tags: Domenico Paschetta; Consiglio regionale;

Torino, 15 dicembre. Consiglio di fine anno in Confcooperative Piemonte, ricco di contenuti importanti: la sfida della rivoluzione digitale per le imprese, il suo impatto in tutti gli ambiti produttivi, la necessità di agevolare il cambiamento partendo dalla formazione delle persone.
Questi i temi della relazione del presidente Domenico Paschetta che ha aperto i lavori.
Secondo Paschetta i processi in atto costituiscono un fatto prettamente culturale, e poi, in un secondo momento, tecnologico.
“Occorre ricominciare dall’ascolto e dalla fiducia nelle risorse umane, tenendo conto che le tecnologie produrranno cambiamenti con incredibile velocità, interesseranno tutti i comparti, riguarderanno non solo i prodotti, ma anche le filiere. Siamo infatti di fronte a nuovi modelli di business, orientati alla collaborazione e alla coesione”.
Allo stesso modo, però, sono prevedibili alcuni rischi, collegati all’impatto delle nuove tecnologie sull’occupazione e sulle persone, sulle modalità con cui agiscono e reagiscono ai cambiamenti.
“In questo nuovo e complesso scenario, la sfida della cooperazione dovrebbe essere quella di promuovere un welfare 4.0 e un mutualismo 4.0, e non solo un’impresa 4.0, dove il modello dell’economia cooperativa rappresenti una forma di tutela e di salvaguardia dell’economia reale, del lavoro e dei legami sociali”.
La ricchezza che le nuove tecnologie consentono di produrre, secondo il presidente, dovrà essere investita principalmente nei beni comuni: il welfare, la cultura e l’ambiente, nei quali le nostre cooperative sono fortemente impegnate in varia forma”. Occorrerà inoltre operare per promuovere nuove imprese cooperative e per sostenerle nello sviluppo.
Intersettorialità e futuro delle federazioni, che, a partire dal mese di febbraio, saranno impegnate nella nuova stagione assembleare, sono stati alcuni degli argomenti trattati dal presidente e poi oggetto di dibattito tra i dirigenti presenti al Consiglio, espressione delle federazioni e delle unioni territoriali piemontesi.
Nelle conclusione, il vice presidente vicario Mario Sacco ha incoraggiato un percorso che, benché irto di difficoltà, ha fino ad oggi testimoniato la capacità delle cooperative di reagire bene e di reggere in un mercato difficile e complesso come l’attuale.

LC

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