La Lagnasco Group Soc. Coop. a r.l., è un consorzio di cooperative nato il 27 Dicembre 1996 dalla preesistente Associazione Produttori “Ortofrutticoli Associati”. Ad oggi è riconosciuta per i principali prodotti ortofrutticoli, coltivati principalmente in Nord d’Italia. E' al servizio delle sue 3 cooperative associate difendendo i redditi dei loro 387 imprenditori agricoli: programmando la produzione in funzione del Mercato, promovendo la concentrazione dell'offerta per aver maggior potere contrattuale, riducendo i costi di produzione e regolando i prezzi alla produzione, promuovendo le produzioni con opportune azioni di marketing, fornendo assistenza tecnica per produrre rispettando l'ambiente e la salute degli operatori agricoli e dei consumatori. Il suo costante impegno è rivolto principalmente alla fornitura verso i canali GDO e HO.RE.CA (mondo alberghiero). Inoltre, negli ultimi anni l’Op Lagnasco Group si è dotata di impianti tecnologicamente avanzati per la lavorazione e condizionamento del prodotto sia fresco che trasformato, permettendogli di consolidare la propria presenza presso le maggiori catene europee ed a raggiungere importanti Mercati in diversi paesi del Mondo.
Non solo internazionalizzazione: sempre maggiore è inoltre l’impegno sul segmento dei prodotti biologici, e le sfide raccolte sul campo della sostenibilità. Proprio di questi due temi, internazionalizzazione e sostenibilità ambientale, abbiamo parlato insieme al suo Presidente, Simone Bernardi.
Internazionalizzazione, un tema fondamentale per Lagnasco Group e per il mondo della cooperazione agricola: prevedete l’ingresso in nuovi mercati per il 2018?
“Lagnasco Group conta circa il 67% di export: i paesi dove i nostri prodotti arrivano (direttamente o tramite partner) sono la "vecchia Europa”, a partire da Spagna, Germania, Inghilterra, Polonia, Scandinavia (specialmente con i piccoli frutti), per continuare sino in Medio Oriente (Egitto, Quwait, Dubai su tutti), ed Estremo Oriente (con espansione sino in India, Hong Kong, Cina, Taiwan) specie con prodotti a lunga conservazione e mirtilli trasportati per via aerea. Da non dimenticare infine le americhe, con Brasile, Argentina, Stati Uniti e Canada. L'export continuerà sicuramente a crescere, non è un mistero che riuscirà a sopravvivere solo chi andrà più lontano. Per sostenere questi ritmi, serve un'infrastruttura dedicata in tutti gli ambiti: l'internazionalizzazione sarà protagonista del nostro futuro. Mercati esteri che vedranno l’arrivo di nuovi progetti: in Italia ed Europa sarà protagonista nel 2018 la mela Eplì, accompagnata da un progetto di marketing dove sostenibilità e promozione di atteggiamenti positivi verso l’ambiente sono al centro della comunicazione. Bontà e qualità saranno un must, ma è fondamentale costruire un valore aggiunto intorno al progetto. Parlando di nuovi progetti, prevediamo l’inserimento di nuovi prodotti per soddisfare sempre più i bisogni del consumatore finale. Stiamo attraversando un periodo di cambiamento, dove lo sguardo non va più solamente al B2B (Business to business), ma anche alle necessità dei consumatori, individuate tramite processi di segmentazione dei mercati"
La seconda parte dell'intervista è online sul portale di GestCooper