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CAPAC e Molini Bongiovanni: un prodotto 100% made in Piemonte

CAPAC e Molini Bongiovanni: un prodotto 100% made in Piemonte

120 aziende agricole coinvolte e oltre 1000 ettari di cereali con filiera controllata e certificata

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Tags: Capac; Fedagri Piemonte; cereali;

E' stato rinnovato in questi giorni, presso la sede di Molini Bongiovanni di Cambiano (TO), l'accordo di collaborazione tra il Capac, il Consorzio Agricolo Piemontese per Agroforniture e Cereali e Molini Bongiovanni, alla presenza di Confcooperative Fedagri Piemonte. Un accordo importante, che guarda alla qualità delle produzioni cerealicole e del prodotto finale da offrire al cliente.
I numeri: sono coinvolte 120 aziende agricole per un totale di 1000 ettari di coltivazione di cerali con filiera controllata e certificata.
Le coltivazioni avvengono con il metodo della lotta integrata nel rispetto della salute dell'uomo e dell'ambiente, su terreni lontani da città, autostrade e fabbriche, seguendo un disciplinare di produzione che ha come obiettivo ottenere grani a residuo (chimico) zero.
Il grano raccolto e portato al mulino viene accuratamente scelto da una selezionatrice ottica - un sofisticato macchinario in grado di scattare 8 fotografie ad ogni chicco e di scartare quelli malati o che presentano imperfezioni -, lavato, decorticato e macinato dal molino tradizionale per la filiera Harmony, dal mulino a pietra - che risparmia circa 150 ton di CO2 ogni anno grazie a 1600 mq di pannelli fotovoltaic i- per la filiera Antiqua. La sicurezza igienico-sanitaria del prodotto finito viene garantita da rigidi controlli qualitativi del laboratorio di analisi interno al mulino.
Grazie alla sottoscrizione di questo accordo vengono prodotti i grani per Antiqua, la farina macinata a pietra a filiera corta certificata di soli grani piemontesi, e per il progetto Harmony, "Il Patto per il Grano Buono" di Saiwa.
La filiera corta di Antiqua è certificata dalle società internazionali SGS e DNV, le quali, nell'interesse del consumatore, verificano che le dichiarazioni delle aziende siano suffragate da fatti certi, da controlli accurati e che i prodotti immessi sul mercato abbiano le garanzie promesse.
Il progetto Harmony - "Il Patto per il Grano Buono" di Saiwa - si basa su un insieme di 49 pratiche agricole sostenibili. Il progetto, che prevede un approvvigionamento sostenibile di materia prima per un consumo consapevole, si basa su due punti fondamentali: coltivare il grano nel rispetto dell'ambiente e garantire la qualità e la tracciabilita' del prodotto finale, i biscotti Oro Saiwa.
Un aspetto da sottolineare è che il 3% di tutti i campi di grano e' dedicato a fiori selvatici, siepi e intercolture per lasciare spazi a difesa della biodiversità.
"Siamo molto soddisfatti della prosecuzione di questo accordo - spiega Renato Puli Chiado', Presidente del Capac -. Il nostro Consorzio da anni ha deciso di investire e puntare su produzioni di qualità rivolte al consumo umano. Questo per cercare di valorizzare al meglio il lavoro dei nostri cooperatori. La conferma di oggi e' dunque un passo importante che premia l'impegno degli scorsi anni".
"Grazie a questo accordo di collaborazione - spiega Claudio Bongiovanni - abbiamo dimostrato che con l'impegno di tutti anche in Italia e in Piemonte si riescono a produrre grani di qualità, che soddisfano le richieste di un mercato sempre più esigente. Abbiamo portato avanti un lavoro in cui ciascuno ha saputo svolgere al meglio il proprio compito, permettendo di arrivare a una 'filiera di qualità', certificata e controllata, dove il grano non viene più destinato all'ammasso ma ha una precisa destinazione su un prodotto finito riconoscibile".
"La cooperazione ancora una volta svolge un ruolo fondamentale per garantire un accordo di filiera importante per la qualità finale del prodotto al consumatore - aggiunge Michele Bechis, responsabile del settore cerealicolo di Confcooperative Fedagri Piemonte -. Con questo accordo i produttori sanno infatti di dover rispettare un disciplinare molto rigido di coltivazione e raccolta, ma a fronte della certezza dell'acquisto del prodotto. La filiera viene cosi valorizzata al meglio, partendo proprio dal coltivatore."
"Confcooperative Fedagri non può che sostenere con convinzione questo accordo di filiera - conclude Davide Viglino, Segretario di Fedagri Piemonte -. Grazie al metodo cooperativo che il Capac ha saputo portare avanti in questi anni e' stato possibile lavorare sulla omogeneità del prodotto finale e sulla possibilità di garantire il rispetto di disciplinari di produzione. Si sono cosi poste le basi per una buona commercializzazione del prodotto dei cooperatori agricoli."

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