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Terra Mia Onlus: agricoltura e integrazione socio-lavorativa, da oltre 30 anni binomio di successo

Terra Mia Onlus: agricoltura e integrazione socio-lavorativa, da oltre 30 anni binomio di successo

Tanti i temi nell’intervista alla Vicepresidente Chiara Magrini e al responsabile comunicazione digitale Daniele Cappello



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Tags: Agricoltura sociale,   Fedagri,   Terra mia,   Federsolidarietà,   Agricura

L’agricoltura come strumento terapeutico e di reinserimento socio-lavorativo: questo uno dei capisaldi alla base delle attività della Cooperativa Sociale Terra Mia Onlus, nata nel 1984 come emanazione dell’Associazione Solidarietà Giovanile fondata da Don Domenico Cravero. Sin dal 1986 attiva con un primo nucleo di comunità terapeutica, con l’obiettivo di intervenire sul disagio e sulle diverse forme di marginalità, Terra Mia si è sempre posta l'obiettivo di prevenzione e presenza sul territorio per produrre una nuova e migliore qualità della vita. Fondamentale dunque il legame con il territorio ed il lavoro di rete, motivo per cui l’agricoltura, nella sua accezione sociale, si è subito rivelata efficace strumento terapeutico: da qui la teorizzazione del concetto di “agricura” (oggi marchio registrato) da parte di Don Cravero. Dagli ultimi progetti sino alle ripercussioni della riforma 141/2015 sull’agricoltura sociale, emerge un’approfondita panoramica sulla realtà di Terra Mia dall’intervista a Chiara Magrini, Vicepresidente della Cooperativa, e a Daniele Cappello, Responsabile della Comunicazione Digitale.

“Dal 2013 in Terra Mia l’agricoltura sociale è cresciuta vertiginosamente, ma sin da subito, nel 1987, abbiamo iniziato con l’agricoltura, sin da subito biologica (anche se non certificata). Per noi l’agricoltura è sempre stata uno strumento terapeutico ed educativo rivolto alle persone che afferivano ai nostri servizi” 
racconta Chiara Magrini, “Nasciamo come cooperativa (prima di tipo A, ora plurima) attenta a situazioni di disagio, marginalità e dipendenze, e il lavoro agricolo è sempre stato al centro delle nostre attività. Abbiamo infine aperto nel dicembre 2012 la Bottega dei Mestieri a Torino, dove vendiamo al pubblico diretttamente i nostri prodotti biologici e vegetariani provenienti dai circa 33 ettari dei nostri campi, vigne comprese. I terreni si trovano in particolar modo a Carmagnola, poi ancora Moncalieri e Marentino (frutteto e corileto), e le vigne a Montà d’Alba e Santo Stefano Roero. Possediamo anche una cantina a Montà d’Alba, e un laboratorio di lavorazione della pasta e del miele a San Benedetto Belbo.”

“Ovunque facciamo attività di accoglienza e social housing siamo soliti utilizzare al meglio i terreni limitrofi per attività di agricoltura sociale: abbiamo campi e attività a Carmagnola, Moncalieri, Marentino, Dogliani, San Benedetto Belbo e Scalenghe, tra gli altri.”, 
aggiunge Daniele Cappello, "Lungimirante l’idea di Don Domenico Cravero, fondatore della Cooperativa, di coniare il concetto di ‘agricura’, lo sfruttamento dell’attività agricola a fini terapeutici, previo l’affiancamento di operatori esperti e psicoterapeuti. Inoltre, negli ultimi anni anche in Terra Mia è arrivata l’emergenza migranti, e in collaborazione con la Curia e la Fondazione Operti abbiamo risposto proponendo delle borse lavoro, rivelatesi un successo: alcune delle persone coinvolte sono oggi nostri soci e dipendenti. Un secondo progetto molto importante è il nuovo laboratorio di trasformazione di prodotti da forno a Dogliani (CN), dove abbiamo aperto una seconda Bottega dei Mestieri. Importante anche la vicinanza con il social housing di San Benedetto Belbo”. Un modello dove le attività agricole puntano a essere sostenibili al 100%: “L’idea alla base di tutte le nostre attività è quella di avere una filiera, dalla materia prima alla vendita, quanto più corta possibile, e siamo ad un passo dal raggiungere l'obiettivo”, aggiunge la Vicepresidente Chiara Magrini, “uno dei progetti ancora in corso d'opera, invece, è quello di stabilire una rete commerciale con la media distribuzione, oltre alla rete ormai consolidata di piccoli punti vendita, mercati rionali, biobotteghe e  gruppi di acquisto solidale. Siamo per esempio ad Eataly, a Torino Lingotto, da circa sei mesi, in Piazzetta Produttori, una o due settimane al mese e presso lo spazio cooperativo di Confcooperative QUI DA NOI in corso Francia 329 a Torino".


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