leNOTIZIE

La cooperazione sa reinventarsi. La nuova produzione della Cooperativa Emmaus

La cooperazione sa reinventarsi. La nuova produzione della Cooperativa Emmaus

La Cooperativa Sociale di Novara attiva la conversione della propria produzione e inizia il confezionamento di mascherine per combattere l’emergenza sanitaria

Categorie: Primo PianoLe NotizieLe Nostre Storie

Tags:

In un contesto che richiede resilienza e capacità di adattamento, la cooperazione si reinventa. Dall’inizio dell’emergenza causata dal virus Covid-19, tante delle realtà aderenti a Confcooperative hanno avviato la conversione dei propri servizi e della propria produzione per rispondere “presente” alle richieste dal territorio e alle esigenze di sicurezza dei cittadini. Una presa di posizione non indifferente, che dimostra le grandi doti dei cooperatori italiani e piemontesi.

Insieme a tutte le Federazioni, Confcooperative Federsolidarietà Piemonte vede impegnati tanti dei propri cooperatori in prima linea, con le enormi difficoltà che l’emergenza comporta e la fatica nell’ottenere strumenti di protezione idonei a causa di una mancanza di realtà produttrici.

Da questa presa di coscienza nasce l’idea della Cooperativa Sociale Emmaus e l’esigenza di essere promotori e partecipi di una filiera nazionale certificata e sicura, ad oggi assente. Una filiera che coinvolga dai fabbricanti di tessuto alle cooperative sociali, nel confezionamento dei dispositivi di protezione, e che abbia come risultato la consegna ai cittadini e a chi è in prima linea degli strumenti sicuri atti alla protezione individuale.

La Cooperativa Sociale Emmaus di Novara nasce con l’obiettivo di reinserire le persone in disagio sociale attraverso il lavoro. Da qualche anno la cooperativa ha aperto un reparto di sartoria che, fino a pochi giorni fa, confezionava abiti per l’alta moda italiana. Stante le drammatiche condizioni sanitarie attuali, si è immediatamente lavorato per attivare la conversione della produzione e iniziare il confezionamento di mascherine.

Le 15 persone impiegate nel settore, producono oggi circa 4000 mascherine protettive al giorno, che vende direttamente a chi ne facesse richiesta. Al centro della produzione il reperimento del tessuto sicuro e di qualità che avesse le caratteristiche minime necessarie per essere idonee all’uso quotidiano. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie al supporto e al sostegno di Fondazione De Agostini, che ha creduto fortemente nell'idea della cooperativa.

“E’ una grande sfida di riconversione di filiera, non solo nostra: riteniamo però che se ognuno di noi crede di poter fare qualcosa per il nostro Paese, sia essa persona, azienda, banca, fondazione o giornalista, sia giunto il momento di farlo insieme.” – commenta Andrea Masante, direttore della Cooperativa Sociale Emmaus, - “Siamo una piccola realtà che sta mettendo tutta sé stessa per aiutare i propri soci, ma anche e soprattutto per dimostrare a sé stessa e agli altri che la solidarietà e la cooperazione non sono solo due parole come altre: sono una via vincente da perseguire per cominciare a costruire un futuro nuovo.”

Tag:

Il tuo nome
Il tuo indirizzo e-mail
Oggetto
Inserisci il tuo messaggio ...
x