Torino, 27 luglio L’Alleanza delle Cooperative del Piemonte interviene in merito al protocollo d’intesa siglato da Regione Piemonte e CGIL-CISL e UIL sugli appalti pubblici:
“Abbiamo atteso volutamente che il dibattito post elettorale si affievolisse, per non creare malintesi e intervenire ora a proposito del protocollo sugli appalti siglato il 10 giugno dalla Regione Piemonte e dai Sindacati. Condividiamo, come i sottoscrittori del Protocollo, gli obiettivi di migliorare la qualità dei servizi, di garantire l’occupazione, la tutela dei diritti, la trasparenza nelle procedure, contrastando l’illegalità e la concorrenza sleale e salvaguardando le imprese che operano nel rispetto dei CCNL e della legge, ma ciò deve avvenire per rispetto delle norme, non per pattuizioni bilaterali che non coinvolgono le parti terze.
Non condividiamo inoltre la scelta di un’applicazione rigida dei contratti nazionali “di miglior favore”, perché, oltre ad andare ben oltre quanto previsto dalla legge, rischierebbe di non agevolare un percorso di sostenibilità e sviluppo, finendo invece con l’agevolare chi opera al di fuori del confronto con le rappresentanze e del mercato. Ancor più delicato il tema dei lavoratori che, nel caso in cui subentri come appaltatore una cooperativa, possono non essere tenuti ad associarsi. Questo aspetto lede visibilmente il principio mutualistico, su cui si fondano le imprese cooperative, che pongono al centro della loro missione le persone”.
Secondo l’Alleanza delle Cooperative il protocollo in questione è andato ben oltre quanto le norme prevedono. L’Alleanza manifesta la propria disponibilità a un confronto e a un approfondimento.