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ConversAzioni: un patto per il futuro delle aree interne

ConversAzioni: un patto per il futuro delle aree interne

La chiave per mantenere vivi i territori passa attraverso i servizi: centrale il ruolo della cooperazione e la sinergia con la comunità

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Tags: comunità,   Ostana

Nel contesto delle aree interne italiane, spesso soggette a spopolamento e privazione di servizi essenziali, si avverte sempre di più la necessità di modelli sostenibili per la rivitalizzazione dei territori. ConversAzioni, il Festival delle Imprese e delle Cooperative di Comunità, torna a partire da oggi fino al 6 ottobre a Ostana con un obiettivo chiaro: parlare di comunità sostenibili e dell'importanza di mantenere attivi i servizi di prossimità per garantire un futuro alle aree montane e rurali.

Il fenomeno dello spopolamento, soprattutto in Piemonte, ha assunto negli ultimi decenni proporzioni preoccupanti. Aree che una volta pulsavano di vita si trovano oggi ad affrontare un destino di desertificazione, non solo demografica ma anche nei servizi. Tuttavia, la risposta delle comunità non si è fatta attendere, e una delle soluzioni più promettenti è rappresentata dalle cooperative di comunità, realtà collettive che nascono dal basso con l’obiettivo di offrire servizi essenziali e nuove opportunità lavorative ai residenti.

Le cooperative di comunità svolgono infatti un ruolo cruciale per il mantenimento di servizi di prossimità, come negozi, trasporti, assistenza sociale e culturale, creando un circolo virtuoso che coinvolge gli abitanti stessi nella gestione delle risorse del territorio. Ma, affinché queste iniziative possano davvero prosperare e generare un impatto duraturo, è fondamentale il sostegno di attori strategici che gravitano intorno al mondo della cooperazione.

Realtà della rete di Confcooperative, come le Banche di Credito Cooperativo (BCC) rappresentano un presidio fondamentale per molte aree interne, in cui sono spesso l'unica presenza bancaria. Non solo garantiscono l'accesso al credito ma contrastano la desertificazione bancaria, mantenendo aperti sportelli in luoghi dove altre istituzioni finanziarie si sono ritirate. Le Banche di Credito Cooperativo contribuiscono infatti a mantenere vivi oltre 747 Comuni in Italia. L’84,4% di questi Comuni ha meno di 5mila abitanti e il 31% dei 4087 sportelli delle BCC è collocato in Comuni delle aree interne. Un fenomeno che riguarda in gran parte il Piemonte, che vede una forte presenza delle banche rappresentate dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, impegnate nel sostegno ai territori per una sostenibilità economica che ne contrasti l’abbandono.

Ma la sostenibilità è anche culturale, come sottolineato da Assimoco, che interverrà nel corso del Festival per ricordare questo aspetto centrale per la crescita delle aree interne. In questi anni, il Gruppo assicurativo di sistema ha lavorato per costruire un percorso di crescita e consapevolezza, coinvolgendo la propria comunità aziendale di quasi 500 persone, attenta e desiderosa di abbracciare il cambiamento culturale in ogni sua sfumatura. Attraverso progetti innovativi e collaborazioni tra società virtuose, enti profit e non profit, l’obiettivo è generare un impatto positivo e tangibile sulle comunità in cui opera, per dimostrare come la sostenibilità culturale sia un percorso collettivo che richiede le forze e le competenze di tutte e tutti per costruire un futuro più equo e inclusivo.

Va sottolineato tuttavia che il supporto al tessuto socioeconomico di questi territori vede un ruolo centrale anche di altri attori di Confcooperative in grado di fornire servizi a sostegno della comunità: dall’assistenza sanitaria integrativa mutualistica come quella offerta da Cooperazione Salute al sostegno finanziario alle cooperative fornito da Fondosviluppo, fino al sempre più fondamentale accesso a forniture energetiche sostenibili come quello garantito da Power Energia.

La collaborazione tra attori che forniscono servizi complementari è un tassello essenziale per garantire la sopravvivenza e la gestione di servizi fondamentali in aree lontane dai grandi centri e spesso colpite dal fenomeno dello spopolamento. È proprio questa sinergia che permette a tali territori di continuare a vivere e prosperare e la partecipazione e il sostegno di questi attori a un’iniziativa come ConversAzioni sottolineano l'importanza di fare rete e di unire le forze per il bene delle comunità locali. Un patto di collaborazione che dimostra che il futuro di questi luoghi passa necessariamente per la cooperazione.

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