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Dialogo con gli educatori professionali: parola a Monica Gori

Dialogo con gli educatori professionali: parola a Monica Gori

In attesa dell'avvio della terza edizione del corso rivolto agli Educatori professionali organizzato dalla Lumsa Master School in collaborazione con Confcooperative Piemonte, inauguriamo uno spazio per dare parola agli studenti dell’anno accademico 2019-2020


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Tags: Federsolidarietà,   Lumsa,   Educatori Professionali,   Maia

Primo appuntamento con lo spazio dedicato al dialogo con gli educatori professionali del mondo della cooperazione. Lumsa Master School, in collaborazione con Confcooperative Piemonte, è arrivata alla III edizione del "Corso di Qualifica Educatore professionale Socio-Pedagogico", volto a fornire ai partecipanti i quadri di riferimento teorico-metodologici utili a consolidare le conoscenze e competenze necessarie nel campo delle scienze dell’educazione.

La legge n.2443 del 20 dicembre 2017, la cosiddetta Legge Iori, ha infatti iniziato a regolamentare attraverso specifici percorsi di qualifica la figura dell’educatore senza titolo e, per venire incontro alle trasformazioni di questa professione, a tutti gli studenti provenienti dalle cooperative aderenti a Confcooperative è stata offerta la possibilità di iscriversi al percorso con un’agevolazione, a sottolineare l’importanza della professionalità e di una solida base di studi che si cela dietro al lavoro di queste realtà fondamentali per il tessuto sociale.

A dicembre si è conclusa la seconda edizione del percorso, che ha potuto registrare la partecipazione di diversi studenti provenienti dalle realtà aderenti a Confcooperative Piemonte. Tra questi Monica Gori, Educatrice professionale della Cooperativa sociale Maia di Cavagnolo, in provincia di Torino, che ha voluto raccontare la propria esperienza.

 

Quanto può essere importante il conseguimento di una qualifica di questo tipo per la sua esperienza di lavoro in cooperativa?

“Questa qualifica è sicuramente molto utile e spendibile nel mio lavoro poiché le recenti leggi stabiliscono che in questo tipo di comunità possono lavorare solamente alcune figure professionali e ribadiscono l’importanza di un percorso di studi per potervi prestare servizio. Anche l’esperienza in sé è stata davvero piacevole, nonostante a poche settimane dall’inizio del corso si sia messa di mezzo l’emergenza sanitaria che ha complicato un po’ le cose”.


Alla fine del corso è prevista la realizzazione di un project work volto a valorizzare il percorso professionale degli studenti alla luce dei contenuti acquisiti durante gli studi. In che modo questo elaborato finale si lega al lavoro che svolge in cooperativa?

“Per la realizzazione del project work ci è stata data la possibilità di scegliere tra approfondire uno degli argomenti trattati nel corso, riportare un’esperienza pratica vissuta che fosse comunque attinente in qualche misura alle tematiche trattate o realizzare un progetto di tipo sperimentale. Nel mio caso, ho voluto scegliere la pet therapy, non proprio un tema legato al mio lavoro presso la Cooperativa sociale Maia ma un’esperienza fatta diversi anni fa, quando ho potuto seguire dei progetti di terapia che prevedevano il coinvolgimento di cani. Nell'elaborato finale dal titolo "Dottorbau: un'esperienza di pet therapy" ho dunque affrontato il tema delle terapie assistite con animali e come questo tipo di attività possa essere svolta anche grazie alle competenze dell'educatore. Infatti, nella pet therapy è sempre presente un'equipe multidisciplinare e la figura dell'educatore è spesso fondamentale per sviluppare al meglio le attività proposte e monitorare i progressi fatti”. 

In conclusione, sottolinea Monica, “non è stata certamente un’esperienza estremamente facile, trattandosi di un percorso da seguire in parallelo al proprio lavoro ed essendosi frapposta anche l’emergenza Covid-19, tuttavia è stata un’avventura davvero utile e positiva. Grazie a questo corso, infatti, ho potuto acquisire una visione più ampia del lavoro educativo svolto con l'utenza, con contributi di altre discipline come la filosofia, la pedagogia e la storia: tutte competenze di supporto nel mio lavoro in cooperativa”.

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