Si è concluso nel segno delle grandi conferme il 31° Salone Internazionale del Libro di Torino per Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione: cinque giorni di straordinario successo per la grande partecipazione di pubblico e per la ricchezza dei contenuti proposti alla riflessione per un futuro migliore che ponga le persone al centro. In questo ambito, importante il ruolo e i contenuti proposti dall’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione e delle Cooperative Associate che, sotto lo slogan del Manifesto dell’Alleanza delle Cooperative “Per non temere il futuro occorre immaginarlo!”, hanno realizzato 50 iniziative con oltre 200 relatori, molto apprezzate dal numeroso pubblico presente. Il quarto anno di presenza da parte del movimento cooperativo conferma la volontà dell’Alleanza di continuare a contribuire alla vita e alla crescita del Salone, nella convinzione che esso rappresenti un momento di grande rilevanza nazionale e internazionale per l’intera filiera editoriale e l’occasione per organizzare azioni comuni di promozione della lettura e di difesa della bibliodiversità.
Il Salone non è stato solo luogo di dibattiti, ma anche di assemblee, come la prima del neo-eletto Consiglio regionale di Confcooperative Cultura, Turismo e Sport. “Da sempre uno degli obbiettivi della nostra presenza al Salone è fare gioco di squadra con le altre sigle di Alleanza Cooperative Comunicazione”, afferma Irene Bongiovanni, Presidente regionale della Federazione, "Ci batteremo sempre più per la Bibliodiversità, anche alla luce della positiva risposta che ci ha dato il pubblico durante questa edizione del salone. Insomma, da oggi si inizia a lavorare alle iniziative strategiche per l’edizione 2019 e non solo”.
Al centro il valore della “comunità”, fil-rouge che ha legato molte delle iniziative presenti al Salone: si è dialogato sul concetto di comunità a partire da come i linguaggi della cultura possano rappresentare straordinari veicoli di aggregazione e crescita della partecipazione attiva delle comunità locali attraverso gli esempi diretti del “Fare Comunità”. E, soprattutto, su quanto il libro e la cultura contribuiscono oggi e quanto di più potrebbero farlo alla crescita di consapevolezza delle comunità e dei cittadini. La cultura quindi intesa come elemento di identità, di dialogo, di nuova cittadinanza e strumento di sviluppo sostenibile dei territori. E ancora ambiente, educazione, politiche di genere, legalità e buone pratiche: molteplici i temi che si sono intrecciati durante i cinque giorni di iniziative, con importanti contributi nei dibattiti professionali ed in Sala Editoria.