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Leader e sviluppo locale: un primo bilancio e linee guida future nel seminario alla casa della cooperazione

Leader e sviluppo locale: un primo bilancio e linee guida future nel seminario alla casa della cooperazione

Il Direttore Sorasio: "oltre 250 le cooperative presenti nelle aree interne"

Categorie: Primo PianoLe Notizie

Tags: sviluppo locale,   GAL,   Leader

Martedì 25 Settembre alla Casa della Cooperazione di Corso Francia 329 a Torino, un momento per riflettere sui risultati della presente programmazione Leader e  sulle prime proposte del futuro dello sviluppo delle politiche per le aree interne e i territori svantaggiati. Questo il fulcro del convegno “Leader e sviluppo locale: risultati e prospettive”, che ha visto partecipare ai lavori, oltre a Domenico Sorasio e Mario Sacco per Confcooperative Piemonte, anche Marco Godino, Assessorato Montagna e Foreste della Regione Piemonte, Roberto Cagliero del CREA, Gianfranco Bordone, Direttore della Direzione Coesione Sociale della Regione Piemonte, Michele Colombo, rappresentante del Comitato dei Direttori di AssoPiemonte Leader e Lucia Barberis, Vice Direttore della Direzione Sviluppo Economico della Regione Piemonte. In chiusura, tre esempi di cooperazione nelle aree interne, con gli interventi delle cooperative Domus Laetitiae, Ortofruit Italia e Teatro degli Acerbi.

Importanti le riflessioni sul ruolo del GAL come fondamentale collante tra pubblico e privato, conoscitori delle esigenze dei territori, spesso in stretta collaborazione con il mondo della cooperazione. Positivi inoltre i dati di spesa, con un movimento di oltre 97 milioni di euro per quanto riguarda i Piani di Sviluppo Locale approvati dalla Regione nell’ottobre del 2016, con un un coinvolgimento di 64 milioni di risorse pubbliche, su 752 comuni. Ad oggi, sono stati stanziati circa 22 milioni di euro su un totale di 53 bandi, da parte dei 14 GAL della regione. Dati che pongono la Regione Piemonte ai primi posti per le performance di spesa.

“Confcooperative Piemonte è fortemente interessata al tema dello sviluppo locale sin dal 1993.”, commenta il Direttore di Confcooperative Piemonte Domenico Sorasio, “La cooperazione ha il grande vantaggio di operare trasversalmente, in tutti i comparti produttivi, potendo così essere capillarmente presente sul territorio. L’ottica operativa è quella del bottom up, di lavorare dal basso verso l’alto attraverso politiche di pianificazione territoriale. Cooperazione è, prima di tutto, territorio. A dimostrazione di ciò, notevole la capillarità delle nostre cooperative nelle aree interne e svantaggiate, con oltre 250 realtà con oltre 45.000 soci, suddivise nei vari settori produttivi.”

Mario Sacco, Vice-presidente vicario di Confcooperative Piemonte e Presidente del GAL Basso Monferrato Astigiano, ha concluso i lavori con una riflessione sul ruolo della cooperazione nelle aree interne e svantaggiate: “Quello della cooperazione è un ruolo di grande importanza: chi meglio delle cooperative può avere una visione sul territorio e una capacità di essere aperti ai bisogni della comunità? Si delinea così un ruolo di grande collaborazione con i GAL, che sono spesso anch’essi sentinelle delle necessità dei territori, in forte sintonia con gli enti locali. Un esempio il mondo agricolo, dove la cooperazione ha il ruolo fondamentale di concentrare il prodotto, specie in territori difficili. Nel settore socio assistenziale e sanitario, allo stesso modo, se viene accettato un principio di collaborazione tra pubblico e privato, in certe aree residuali alcuni bisogni non avrebbero risposta in mancanza della cooperazione sociale. Così le cooperative turistiche, capaci di valorizzare le unicità dei territori. La realtà dei GAL, insieme alla cooperazione, è sinonimo di integrazione socio-economica, e grazie alla collaborazione con la Regione si potranno fare grandi passi avanti in futuro.”


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