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La Cooperativa Terre del Barolo compie 60 anni

La Cooperativa Terre del Barolo compie 60 anni
Nella memoria dello storico fondatore Arnaldo Rivera

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Tags: Terre del Barolo,   Fedagripesca Piemonte

Si avvicina una data molto importante per Terre del Barolo: l’8 dicembre 2018 sarà tagliato il traguardo dei 60 anni di attività. Dal 1958 la Cantina Cooperativa scrive la storia delle Langhe, nel nome della tutela delle colline della zona del Barolo, in cui sono presenti i vigneti dei Soci viticoltori. Terre del Barolo, aderente a Confcooperative Fedagripesca Piemonte, conta oggi 300 soci, con circa 600 ettari di vigneti, e sta guardando al futuro con importanti progetti d’avanguardia sui propri vini e sulla tutela del territorio in cui opera. Un percorso virtuoso, che trova naturale applicazione anche nella costruzione dei nuovi locali della Cantina a Castiglione Falletto, intrapresi qualche mese fa, ma sempre fondati su quei valori delle origini, ancora molto attuali, anche dopo 60 anni.

Valori che riportano indietro allo storico fondatore, Arnaldo Rivera, che l’8 dicembre 1958 firmò l’atto costitutivo, in rappresentanza dei primi ventidue soci, presso la sala del Municipio di Grinzane Cavour. Nato a Castiglione Falletto nel 1919, Arnaldo Rivera visse da protagonista il XX secolo: dopo l’8 settembre 1943, come Partigiano molto apprezzato nelle file della Divisione Garibaldi, durante la quale si distinse in diverse operazioni, tra cui la difesa della Città di Alba dopo l’esperienza dei “23 giorni di Repubblica”. Dopo la Liberazione inizia il suo ruolo di Maestro della scuola elementare di Castiglione Falletto, e cresce il suo impegno politico e sociale, nei difficili anni del dopoguerra. Si contraddistingue per il suo rigore morale e la sua onestà intellettuale nella carica di sindaco di Castiglione Falletto, carica che gli viene riconfermata per più legislature dal 1951, fino alla scomparsa nel 1987.

Nel 1958 Arnaldo Rivera cambia la storia, rispettoso delle grandi tradizioni e attento alle potenzialità vitivinicole del territorio: con tenacia, determinazione e sacrifici, vincendo anche la diffidenza dei produttori per fallimentari esperienze precedenti, realizza il suo capolavoro, creando la cooperativa “Terre del Barolo”. Una grande tutela per i vignaioli, fino a quel momento in balìa dello strapotere di mediatori e dei commercianti che proponevano mortificanti prezzi delle uve. E così, grazie alla sua lungimiranza, nel 1959, la cooperativa realizza la prima vendemmia collettiva, mentre procedono i lavori di costruzione delle cantine. Nei suoi 29 anni di presidenza, Terre del Barolo cresce con costanza tra momenti di sacrificio, soddisfazioni, soci, ettari, e reputazione. E’ anche Presidente del Consorzio Tutela Barolo, Barbaresco e vini d’Alba per un mandato. Anche grazie a uomini come Rivera, con la sua Terre del Barolo, la cooperazione in Piemonte è diventata una grande realtà economica e sociale, che ha contribuito fortemente alla sopravvivenza della vitivinicoltura negli anni duri e difficili del dopoguerra e della fuga dalle campagne, che ha difeso il lavoro, il reddito dei produttori, che ha contribuito a far crescere il loro potere contrattuale e soprattutto la dignità di vignaioli e di uomini. 

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