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Bilancio delle attività al Consiglio regionale di fine anno

Bilancio delle attività al Consiglio regionale di fine anno
Il presidente Domenico Paschetta torna anche sul tema infrastrutture: "Sono quanto mai necessarie, lavoriamo per l'inclusione di tutti i territori"

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Tags: Domenico Paschetta; Consiglio regionale;

Il 10 novembre alla Casa della Cooperazione si è tenuto il Consiglio di Confcooperative Piemonte.
I lavori sono stati anticipati dalla presentazione di “Un modello alternativo di economia e di società”, di Daniele Ciravegna, edizioni Studium, avvenuta a cura dello stesso autore, professore emerito di Economia Politica dell’Università di Torino.
La corposa pubblicazione, realizzata con il sostegno di Confcooperative Piemonte, Compagnia di san Paolo, Fondazione CRT, associazione “Nuova Generazione per il Bene Comune” e Fondazione FAI Cisl, analizza “la costruzione dell’edificio della Dottrina Sociale della Chiesa e il modello di economia e di società che ne discende”. Il prof. Ciravegna nel suo intervento ha illustrato i principi di fondo a cui si ispira la Dottrina Sociale, quali la centralità della persona e la fraternità. “
Secondo il pensiero della Chiesa la persona è da considerare nella sua integralità - ha spiegato Ciravegna – mentre oggi la tendenza è purtroppo di considerarla solo nelle parti che interessano il mercato e il marketing, e non nella sua interezza”.
Ha ricordato il primato del lavoro sul capitale, e il suo significato come strumento di realizzazione della persona.
Nella visione della Dottrina Sociale della Chiesa la stessa impresa è istituzione democratica, in cui “si conta per quello che si è e non per quello che si ha”. Sono insegnamenti molto vicini ai principi che hanno ispirato il movimento cooperativo delle origini, e che richiedono anche oggi l’impegno di tutti i cooperatori per una loro concreta applicazione.
E’ seguito la relazione del presidente regionale Domenico Paschetta, che ha affrontato il tema delle infrastrutture, in particolare con riferimento al TAV e all’evento a cui ha partecipato a Torino lo scorso 3 dicembre, insieme ad altre undici associazioni. “Le infrastrutture permettono la connettività di merci, persone, relazioni. Sono quanto mai necessarie, la globalizzazione lo richiede, e dobbiamo lavorare perché non vi siano esclusi, ma il sistema di connessioni riguardi tutti, persone e territori”.
Il Consiglio è stato anche l’occasione per fare un bilancio delle attività dell’anno. Il presidente Paschetta ha ricordato la recente costituzione del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcooperative Piemonte, le attività della Commissione delle Dirigenti Cooperatrici piemontesi, l’ottimizzazione dei servizi per le cooperative aderenti, che possono beneficiare di tre centri servizi: UnionCoop Torino, Union Link (At-Al-Cn) e – a livello regionale – Gestcooper dedicato alle cooperative agroalimentari. Il presidente ha evidenziato l’impegno di Confcooperative nella formazione e nella comunicazione, quali leve per lo sviluppo del movimento cooperativo. Ha a questo proposito ricordato un importante corso formativo per i giovani promosso dall’associazione, che sta coinvolgendo una cinquantina di dirigenti cooperatori.
Tra le attività istituzionali il presidente ha ricordato l’accordo quadro per l’applicazione in Piemonte dell’art.14 del Dlgs 276/2003, finalizzato a promuovere l’inserimento delle persone disabili anche nelle cooperative sociali di tipo b, la partecipazione ai lavori per la recente legge sulle comunità energetiche, di interesse prioritario per le cooperative di utenza, e l’accordo stipulato con l’Ufficio Scolastico Regionale sull’alternanza scuola lavoro. E’ seguito un ampio dibattito a cui hanno partecipato il vicepresidente vicario Mario Sacco e i presidenti delle federazioni regionali e delle Unioni Territoriali presenti.

LC




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