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Salone Internazionale del Libro: un grande successo di squadra per la cooperazione Piemontese

Salone Internazionale del Libro: un grande successo di squadra per la cooperazione Piemontese
“L’intersettorialità al centro dei numerosi progetti presentati”, il commento di Domenico Paschetta 

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Tags: intersettorialità,   Salone Internazionale del Libro

Un grande successo di squadra, nato dalla collaborazione tra le diverse federazioni: il Salone Internazionale del Libro di Torino, tra le celebrazioni per i 100 anni di Confcooperative e il lancio di numerosi progetti e iniziative, ha segnato un momento importante per la cooperazione piemontese. Al centro, lo stand di Alleanza Cooperative Italiane Comunicazione: uno spazio di dialogo e confronto, che ha favorito collaborazioni, sinergie e momenti di scambio tra le diverse centrali cooperative e le piccole e grandi case editrici ospiti durante la cinque giorni di Salone. Numerosi i progetti presentati al Salone, a partire dalle Bibò, le "Biblioteche dei Boschi", iniziativa nata dalla collaborazione del settore Forestale e di Editoria e Comunicazione della Confederazione. Le Bibò sono delle piccole “casette” rustiche interamente in legno massello locale, realizzate da cooperative del settore forestale, che ospiteranno al loro interno alcuni libri di cooperative editoriali. L’obiettivo è quello di dare vita ad un'iniziativa che possa guardare a tutto il territorio nazionale per promuovere, soprattutto nei piccoli centri, la lettura e l’attenzione all’ambiente. Le Bibò saranno quindi collocate in diversi comuni, che potranno in questo modo creare luoghi di Book crossing all’aperto, promuovendo la lettura, la cultura, il rispetto dell’ambiente e il proprio territorio.

Dal Salone ha inoltre preso il via “Obiettivo Lettura”, progetto della Cooperazione in favore della crescita dei lettori in Italia. La Cooperazione intende rafforzare il proprio impegno per la promozione della cultura, per la difesa del pluralismo nella produzione culturale e nell’informazione, la tutela della bibliodiversità, delle librerie indipendenti e dei presidi culturali del Paese. L’obiettivo è, anche, quello di offrire un contributo ai Patti territoriali sulla lettura esistenti o a nuovi Patti in territori che ne siano privi. Verranno raccolte idee volte alla promozione della lettura, sui diversi territori, che la cooperazione si prenderà l’impegno di realizzare da fine anno.

“Il salone è stato anche quest’anno linfa preziosa per il mondo editoriale cooperativo”, spiega Stefano Delmastro, Responsabile Nazionale Editoria e Comunicazione Confcooperative, “numerosi i momenti di scambio e confronto, sia all’interno dello stand, predisposto per il confronto tra i diversi editori presenti, che durante gli incontri all’interno delle varie sale. Ho riscontrato molta attenzione e coinvolgimento sui temi presentati al Salone: siamo già al lavoro per tradurli in concreto. Tra i tanti, cito l’importante incontro sull’ADELC, iniziativa nata in Francia negli anni '80 per il sostegno delle librerie indipendenti: obiettivo concreto sarà, il prossimo anno, raccontarci quanto fatto per sostenere la vita e le nuove aperture delle piccole librerie indipendenti.”

“Con Bibò, le Biblioteche dei Boschi, abbiamo provato a unire il settore forestale ed il settore editoria e comunicazione di Confcooperative, e progressivamente cercheremo di includere sempre più settori in una logica trasversale ed intersettoriale”, commenta Irene Bongiovanni, Presidente di Confcooperative Cultura Turismo Sport, “l’idea è di realizzare queste casette in legno e installarle in territori montani, per creare dei punti di cultura e promozione della lettura sul territorio. Voglio ringraziare Gianni Tarello, Responsabile nazionale del settore forestale, con il quale abbiamo lavorato in stretta sinergia, e Marco Bussone, Presidente di Uncem, per aver da subito creduto nel progetto. E’ una sfida interessante e Confcooperative, con alle spalle cento anni di storia, riuscirà sicuramente a farcela. Si è appena conclusa un'edizione del Salone molto importante per tutto il settore”, conclude, “ricca di stimoli e contaminazioni positive. Possiamo proseguire il nostro lavoro in federazione con rinnovata spinta per la crescita dell'editoria cooperativa."

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