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Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora: lavoro di strada e residenza

Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora: lavoro di strada e residenza
Programmi e prospettive della federazione dopo la conferma alla Presidenza di Cristina Avonto

Categorie: Primo PianoLe Notizie

Tags: Confcooperative Federsolidarietà Piemonte,   fio.PSD,   nuove povertà,   Cristina Avonto

Recente l’assemblea dei soci per la Fio.PSD, la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora: confermata alla presidenza per il prossimo triennio Cristina Avonto, Presidente della Cooperativa Sociale Progetto Tenda aderente a Confcooperative Federsolidarietà Piemonte e Consigliera Regionale della federazione delle cooperative sociali. Associazione che persegue finalità di solidarietà sociale nell’ambito della grave emarginazione adulta e delle persone senza dimora, la Fio.PSD trae la sua origine nel 1985 dall’aggregazione spontanea e informale di alcuni operatori sociali di servizi e organismi che si occupano di persone senza dimora. Aderiscono alla fio.PSD Enti o Organismi, appartenenti sia alla Pubblica amministrazione sia al privato sociale, che si occupano di grave emarginazione adulta e di persone senza dimora. Oggi i soci sono 133, tra cui numerose Cooperative Sociali.

La Federazione si sta occupando sin dal 2016 di accompagnare i territori nell’attuazione dell’Avviso 4 del Ministero del Lavoro, che ha stanziato circa 50 milioni di euro per gli enti pubblici volti al rinnovo dei servizi di contrasto alla marginalità grave, sotto forma di accoglienza e sostegno dei bisogni primari, percorsi di accompagnamento all’autonomia abitativa e di inclusione sociale. Un sfida, quella sui territori, che ha trovato linfa specie negli ambiti territoriali provinciali, che hanno dovuto programmare i servizi con il costante supporto della federazione. Uno sforzo non soltanto pratico e politico, ma soprattutto culturale: attraverso i numerosi gruppi di lavoro ed i 133 soci attivi sono stati portati avanti tavoli tematici per costruire un pensiero nuovo sul tema delle nuove povertà e delle nuove esigenze sociali (provenienti sempre più da donne, giovani, migranti). Tante le riflessioni su come migliorare i servizi, il lavoro di strada e di comunità, promuovere l'integrazione socio-sanitaria e i sistemi di accoglienza.

“Tra le nuove esigenze del futuro c’è senza dubbio quella di investire nel lavoro di comunità” spiega Cristina Avonto, “la povertà riguarda tutti: le comunità dove vivono i poveri sono infatti le stesse comunità dove viviamo noi tutti. Occorre lavorare per promuovere maggiore equilibrio e coesione sociale, il problema della povertà non si elimina infatti vietando, multando o marginalizzando, ma lavorando insieme attraverso il lavoro di comunità. Occorre sconfiggere il pregiudizio che i poveri siano colpevoli della loro situazione, e sensibilizzare chiunque popoli una comunità lavorando su più fronti, quello politico, sociale e culturale, ma anche formativo con i servizi sociali e gli enti territoriali. Nel prossimo triennio proseguirà l’impegno della Federazione in questa direzione."

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