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Salario Minimo, Paschetta: “Necessario solo laddove manca una contrattazione collettiva”

Salario Minimo, Paschetta: “Necessario solo laddove manca una contrattazione collettiva”
La posizione di Alleanza delle Cooperative Italiane

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Tags: Alleanza delle Cooperative Italiane,   Domenico Paschetta,   Salario Minimo

Sono in corso in queste settimane in parlamento le audizioni inerenti l’istituzione di una retribuzione minima oraria per i lavoratori. Lunedì 1 luglio anche l’Alleanza delle Cooperative Italiane, che unisce Confcooperative, Agci e Legacoop, è stata audita all’interno della IX Commissione Lavoro Pubblico e Privato. Chiara la posizione espressa: è condiviso il fine di determinare livelli minimi di retribuzione dignitosi per i lavoratori, cui però ancora non si applica un CCNL rappresentativo, in linea con l'art. 36 della Costituzione Italiana di garantire a tutti una retribuzione proporzionata e sufficiente. Fondamentale infatti il valore della contrattazione collettiva leader per determinare il salario minimo (stessa linea su cui si muove ormai da diverso tempo tutta la giurisprudenza).

“E’ necessario conciliare queste due posizioni, determinando il salario minimo solo laddove non ci siano già delle contrattazioni collettive leader” concorda il Presidente di Confcooperative Piemonte Domenico Paschetta, "In Italia il dibattito sul salario minimo ha una storia piuttosto recente, mentre il sistema cooperativo vanta già da oltre 10 anni una specifica disciplina a riguardo.  Mi auspico dunque che, anche e soprattutto alla luce dell’esperienza del mondo cooperativo, sia data maggior considerazione ai minimi contrattuali imposti dal legislatore per i soci-lavoratori, semmai da estendere a tutti i lavoratori delle imprese cooperative. Sarebbe innanzitutto utile far applicare con rigore le norme già esistenti, prima di crearne di nuove. Prevedendo un salario minimo di legge valido per tutti, inoltre” conclude Paschetta, “il rischio è quello di creare una fuga dal contratto, con la virata verso rapporti lavorativi regolati da partita IVA alla luce dei regimi fiscali più favorevoli, come la flat tax."

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