A Genova, dal 18 al 20 ottobre, è andato in scena il Book Pride 2019, promosso e organizzato da Odei, Osservatorio degli editori indipendenti. Un’edizione variegata e vivace, che ha visto la partecipazione di realtà che si occupano di promozione della lettura provenienti da tutta Italia. L’occasione ideale per fare il punto su alcuni dei progetti culturali più interessanti presenti nel panorama nazionale.
Molti gli incontri e i temi da segnalare. In particolare, sono stati alcuni progetti legati alla cooperazione a destare grande interesse nel pubblico presente: un esempio è certamente l’intervento “Festa della lettura – Le buone pratiche della cooperazione”, tenutosi durante la mattina del 20 ottobre, che ha fatto il punto sul progetto di Obiettivo Lettura e ha portato diversi esempi virtuosi legati alla promozione della lettura e del libro.
Come raccontato da Stefano Delmastro, Responsabile Nazionale del Settore Editoria e Comunicazione, è stata “l’occasione di assistere ad alcuni interventi di grande fascino. Come la presentazione del progetto del Centro per il libro e la lettura, che prevede una settimana di promozione alla lettura in aprile 2020: nella nostra regione coinciderà proprio con la settimana antecedente all’apertura del Salone del Libro di Torino. Crediamo che queste iniziative concrete di promozione, di formazione e di sostegno ai piccoli editori, siano ciò che serve per portare risultati concreti in termini di attenzione e sensibilizzazione.”
Ultimo, ma non certo per importanza, la presentazione del progetto BIBO, finalmente approdato nel capoluogo ligure. Le BIBO, piccole biblioteche all’interno di “casette” interamente realizzate da cooperative del settore forestale e che ospitano alcuni libri di realtà editoriali, nascono con l’obiettivo di dare vita a una nuova iniziativa culturale per promuovere, su tutto il territorio nazionale, la lettura e l’attenzione all’ambiente. Nelle prossime settimane avrà luogo la prima installazione nel quartiere Certosa di Genova: da quel momento la BIBO verrà lasciata in totale gestione a una cooperativa locale e ai cittadini stessi.
“Questo vuole essere un simbolo di vicinanza al quartiere Certosa, che ha vissuto molte difficoltà. Un modo per prendersi cura della comunità con un segno tangibile. – ha spiegato Irene Bongiovanni, Presidente Confcooperative Cultura, Turismo Sport - Le BIBO sono un esempio concreto di questa capacità di interpretare i bisogni delle nostre comunità, unendo attenzione all’ambiente, cultura e voglia di stare insieme. I dati di una ricerca condotta dall’Università La Sapienza ci dicono che oggi, in Italia, le librerie si trovano a mezz’ora di auto per più di 10 milioni di persone. Il nostro territorio ha bisogno di punti di accesso alla lettura immediati e semplici. Ecco perché pensiamo che queste iniziative siano così rilevanti.”