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Inaugurazione del primo impianto di essiccazione di erba medica in Piemonte

Inaugurazione del primo impianto di essiccazione di erba medica in Piemonte

Sabato 30 novembre a Cercenasco la presentazione di un nuovo centro al servizio della filiera agricola, con maggiore attenzione al sociale e al green

Categorie: Primo PianoLe Notizie

Tags: Fedagri,   territorio,   Cooperative,   Agricoltura

Inaugurato il 30 novembre a Cercenasco il nuovo impianto della Cooperativa Filiere Green per la disidratazione dell’erba medica. Si tratta del primo esempio, di questo genere, costruito sul territorio piemontese. Un impianto progettato nei dettagli, con una capacità di 400 ettari di superficie, che corrisponde circa 5.000 tonnellate di prodotto.

Una scelta nata dalla necessità di trovare una coltura che potesse adempiere agli impegni di Capac in materia di green e innovazione, senza far perdere guadagno alle aziende associate. L’erba medica ha infatti un mercato tutt’altro che di nicchia. L’impianto garantirà una produzione di tutto rispetto, sia in termini di ettari lavorati che di realtà coinvolte.

All’inaugurazione presenti il Presidente di Confcooperative Piemonte, Domenico Paschetta, il Presidente di Fedagri Piemonte, Roberto Morello, il presidente di Confcooperative Piemonte nord, Gianni Gallo, il presidente di Banca d’Alba, Tino Cornaglia, e tanti altri rappresentanti delle istituzioni, del mondo cooperativo e delle associazioni di rappresentanza agricole.

Proprio Roberto Morello ha dichiarato che Filiere Green “rappresenta un altro esempio dell’eccellenza cooperativa che, in questo caso, unisce gli interessi dei produttori di foraggio e degli allevatori. Questo garantisce sempre di più una filiera piemontese di qualità”.

“Abbiamo avviato questo nuovo impianto perché crediamo sia una sfida importante per il futuro e per offrire un’opportunità importante ai nostri soci” ha spiegato il Presidente di Capac e Filiere Green, Renato Chiadò Puli. L’erba medica, infatti, ha un duplice mercato di cui tenere conto: uno più lontano, che guarda all’esportazione estera; un altro locale, di grande interesse. Se per il primo, ad oggi, non esistono realtà sufficientemente attrezzate, alla seconda tipologia di mercato questo nuovo impianto risponde con una produzione all’altezza della richiesta dei soci allevatori, che fino a non molto tempo fa erano obbligati a comprare prodotti esteri, provenienti soprattutto dalla Spagna. Un servizio che ora verrà garantito e realizzato sul territorio e offerto a soci produttori e ad aziende interessate all’autoconsumo.

La cooperativa ha inoltre messo a disposizione nuove attrezzature, per permettere alle aziende agricole di partecipare a questa nuova scommessa, senza esporle finanziariamente. Centralizzando la programmazione dei lavori, infine, si punta a garantire la massima resa in quantità e qualità, riuscendo a selezionare il periodo ottimale per ogni fase della lavorazione. Anche in questo caso, l’unione di intenti permette di ottenere un risultato, che rischierebbe altrimenti di disperdersi su valutazioni individuali.

“Questo impianto è il primo in Italia ad essere gestito da una cooperativa, in un momento storico in cui, sul territorio, riescono a competere unicamente i privati.” – ha spiegato Renato Chiadò Puli - “La Cooperativa Filiere Green, ad oggi, conta già 139 soci e nasce dall’intuizione del Gruppo Capac. Questo, per la cooperazione, è un altro tassello di rilievo, che si va ad aggiungere all’ampia filiera agricola esistente. Non solo si guarda al guadagno delle singole imprese, ma si presta grande attenzione all’impatto sociale, ambientale e territoriale.”

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