leNOTIZIE

Federsolidarietà Piemonte dialoga con Paolo Venturi, Direttore di AICCON

Federsolidarietà Piemonte dialoga con Paolo Venturi, Direttore di AICCON

Giovedì 12 dicembre si è svolto l’ultimo Consiglio Regionale del 2019 dedicato all’impresa sociale cooperativa

Categorie: Primo PianoLe NotizieDalle Federazioni

Tags: welfare,   intersettorialità,   Consiglio,   Federsolidarietà

Innovazione, welfare e intersettorialità. Questi i temi cardine al centro della mattinata di giovedì 12 dicembre, in occasione dell’ultimo Consiglio Regionale di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte del 2019. Numerose le voci e i relatori intervenuti, per confrontarsi sul contesto attuale e sulle sfide che attendono le imprese sociali nel futuro prossimo.

“Un incontro tematico – ha sottolineato il Presidente Enrico Pesce - per affrontare, partendo dai contenuti emersi nelle Giornate di Bertinoro 2019, una riflessione intersettoriale sul ruolo che può svolgere «l’impresa sociale cooperativa» affianco alle comunità locali per dare una forma al futuro del welfare, partendo dai giovani cooperatori e dalle loro aspirazioni. Un’occasione adatta per chiedere nuova energia al mondo cooperativo, attraverso le voci e le testimonianze dei molti cooperatori delle diverse federazioni di Confcooperative impegnate in progettualità di welfare, dal mondo della cultura a quello agricolo, da quello della sanità a quello dell’innovazione sociale e tecnologica”.

A dimostrazione del clima propositivo, il Consiglio ha visto una partecipazione molto qualificata. Molti rappresentanti di cooperative hanno avuto lo spazio per presentare la propria esperienza diretta: un confronto che ha fatto emergere i diversi percorsi attraverso cui un’impresa cooperativa è in grado di contribuire al welfare del territorio, dimostrando tutte le potenzialità per fare bene al proprio interno e all’esterno.

Non solo talento e competenza. Ciò che sembra aver maggiormente colpito i presenti è la richiesta all’unisono di trasversalità e apertura, consapevoli che per superare le difficoltà all’interno del mondo sociale serve uno scambio reciproco continuo.

Una necessità emersa fin dalle parole di apertura di Stefano Granata, Presidente Confcooperative Federsolidarietà Nazionale: “L’impresa sociale può davvero essere un punto di svolta per le nostre comunità, perché fattore economico di sviluppo di un territorio. Ha gli strumenti per abbattere il muro di disuguaglianze con cui ci misuriamo quotidianamente, ma servono nuovi spunti e idee. Per affrontare le sfide dei prossimi anni, servirà entusiasmo e la capacità di portare a bordo nuovi giovani, con voglia e desiderio di futuro.”

È di Enrico Pesce, Presidente Confcooperative Federsolidarietà Piemonte, il primo intervento a porre l’accento sull’importanza di un cambiamento dall’interno: “Siamo convinti che parlare di welfare, come stiamo facendo oggi, significhi anche e soprattutto cominciare lavorare per il benessere dei soci delle cooperative. Le cooperative sociali stanno cambiando il proprio modello e serve comprendere rapidamente le nuove necessità imprenditoriali per riuscire ad essere presenti. Come federazione, Federsolidarietà Piemonte dovrà lavorare sempre più in direzione di questa idea di welfare, evitando di procedere per comparti stagni e aprendosi all’intersettorialità.”

Ospite della giornata è stato Paolo Venturi, Direttore AICCON, che ha commentato: “Cooperare è il percorso fondamentale per le imprese, per riuscire ad arrivare a coniugare efficienza ed efficacia. Siamo di fronte a una tendenza dilagante, nel mondo dell’imprenditorialità, al profitto senza la minima attenzione alla prosperità. Questa emergenza sociale deve trasformare il mondo cooperativo, per farlo diventare il reale antidoto alle diseguaglianze. - Paolo Venturi ha poi proseguito toccando il tema del cambiamento, - Sociale e innovazione sono due concetti strettamente legati. Se l’identità sociale dipende dal modello organizzativo di un’impresa, è la capacità di cambiarlo di fronte alle nuove richieste dell’esperienza che rende possibile la crescita. Serve un ambiente cooperativo in grado di includere le nuove economie che viviamo tutti i giorni, riattivando il legame fondamentale con il territorio in cui si pone le proprie radici. Le esperienze che viviamo stanno chiedendo ad alta voce di guardare verso nuovi orizzonti, di cominciare a prendersi dei rischi attraverso nuove forme di inclusione. L’impresa sociale è, a tutti gli effetti, un‘occasione che non si può perdere.”


Il tuo nome
Il tuo indirizzo e-mail
Oggetto
Inserisci il tuo messaggio ...
x