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Ultimo Consiglio Regionale 2019 per Confcooperative Piemonte

Ultimo Consiglio Regionale 2019 per Confcooperative Piemonte

Mattinata ricca di temi e confronti, quella di lunedì 16 dicembre, per discutere il percorso da seguire per Confcooperative Piemonte nel corso del nuovo anno

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Tags: Consiglio,   Piemonte,   Presidente

Si è tenuto nella giornata di lunedì 16 dicembre l’ultimo Consiglio Regionale dell’anno 2019 di Confcooperative Piemonte. Numerosi i contenuti e i temi al centro del dibattito in un clima di partecipazione attiva, con l’obiettivo annunciato di iniziare a tracciare le linee guida che dovranno segnare il percorso delle cooperative piemontesi nel prossimo anno.

Un’occasione per gettare le basi e rinnovare gli intenti per gli anni a venire, in un periodo che si rivela incerto tanto sotto il punto di vista politico, quanto sotto quello economico-finanziario. Numerose sono le zone d’ombre evidenziate dalle testimonianze nel corso del Consiglio, tra cui compaiono diversi aspetti della nuova proposta di legge di bilancio, delle già discusse Sugar e Plastic Tax e della nuova internalizzazione dei servizi nelle scuole. Quest’ultimo punto è stato il centro di un acceso richiamo, nel corso del Consiglio Nazionale, da parte della Federazione Lavoro e Servizi e da parte del Presidente di Confcooperative Nazionale, Maurizio Gardini, che ha richiesto maggiore attenzione nei confronti di un provvedimento che rischia di creare oltre 7000 esuberi, molti dei quali saranno persone svantaggiate che difficilmente avranno nuove opportunità lavorative.

Positivi, invece, sono risultati i tentativi di dialogo con Regione e aree interne nel corso dei mesi, grazie anche a una rappresentanza che si è dimostrata adeguata. Più volte è stato infatti menzionato, nel corso del Consiglio Regionale, il lavoro dell’Alleanza delle Cooperative in Piemonte, che, pur rappresentando la sintesi di tre modelli cooperativi a tratti differenti, si sta dimostrando sempre più capace di ottenere risultati molto positivi di fronte alle istituzioni. La sfida regionale sarà quella di continuare a lavorare su temi come sostenibilità e sul sostegno concreto ai territori.

Proprio in tale ottica, è stato sottolineato come Confcooperative Piemonte stia spingendo verso una polarizzazione Nord-Sud della cooperazione in Regione, centralizzando e unificando le rappresentanze territoriali. L’intenzione è proprio quella di proseguire sulla strada della politica di ristrutturazione del modello cooperativo locale, con attenzione ai temi cardine noti. Una cooperazione innovativa, “4.0”, che mantenga e preservi il proprio volto umano.

Propositi rinnovati anche nelle parole del Presidente di Confcooperative Piemonte, Domenico Paschetta: “Confcooperative in Piemonte ha lavorato in linea con quanto stabilito dal Nazionale, riuscendo a fare quanto prepostosi ad inizio anno: il 2019 ha visto l’affermazione di Confcooperative Piemonte Nord e, nel 2020, speriamo di vedere la nascita di Piemonte Sud. Abbiamo portato avanti una politica di ristrutturazione, ma sono ancora molte le sfide che ci aspettano. Le piccole e medie imprese devono essere supportate maggiormente per raggiungere nuovi obiettivi, in modo sinergico; la stagnazione in corso del numero di cooperative iscritte deve essere affrontata con le armi dell’innovazione e della partecipazione attiva da parte dei cooperatori. Abbiamo bisogno che emerga una nuova classe dirigente, giovane e motivata, da affiancare con formazione e stimoli pertinenti. – Paschetta ha poi concluso, sottolineando, - Il nostro civismo, come cooperatori, deve essere la mutualità, un segno distintivo per tutte le imprese cooperative. Non perdendo mai di vista i valori cardine, possiamo ambire a un modello differente, che deve essere nuovo ed efficiente. Soltanto con questa fermezza e questa voglia, la cooperazione potrà fare la differenza nella società attuale.”

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