leNOTIZIE

Gli effetti e l’emergenza. Le dichiarazioni del Presidente di Confcooperative Cuneo

Gli effetti e l’emergenza. Le dichiarazioni del Presidente di Confcooperative Cuneo
Parola ad Alessandro Durando per una panoramica complessiva e necessaria, alla luce delle tante difficoltà che tutto il territorio sta riscontrando in questi giorni di blocco

Categorie: Primo PianoLe Notizie

Tags:

Il Presidente di Confcooperative Cuneo, Alessandro Durando, ha rilasciato le proprie considerazioni riguardo alla situazione di emergenza che sta vivendo il territorio, proponendo una panoramica sullo stato dei diversi settori e delle molte cooperative nel cuneese.

“Non è facile, oggi, elencare le diverse criticità che il nostro sistema cooperativo e il nostro territorio stanno attraversando. Inutile fare distinguo: tutte le cooperative sono direttamente o indirettamente coinvolte da questa emergenza. Ognuno, trasversalmente, sta subendo i disagi legati alle limitazioni prescritte dalle ordinanze istituzionali, ma questi sacrifici non possono essere vanificati da una mancanza fondamentale, nonché la prima che voglio segnalare. Mancano i Dispositivi di Protezione Individuali, mascherine in primis: i nostri soci lavoratori rischiano di operare non in condizione di sicurezza e questo non è accettabile.

Le realtà maggiormente in sofferenza sono proprio le cooperative che gestiscono servizi scolastici, centri giovani e diurni per disabili o attività sanitarie. Molte hanno dovuto interrompere completamente le proprie attività e hanno proceduto alla richiesta del Fis. Una stima ci dice che sono stati interessati da questo blocco delle attività più di 1000 lavoratori, su 3000. Un dato in crescita e che non smette di essere al centro delle nostre sfide.

Nel caso specifico della gestione dei servizi per gli anziani, le asl cuneesi a fronte di una specifica richiesta da parte delle Rsa private si sono rese disponibili ad accettare il ricorso a personale non qualificato per sostituire OSS in malattia e quarantena in caso di emergenza. Diventa fondamentale, allora, che a livello regionale si agisca come sistema: azioni compatte tra pubblico e privato per evitare una concorrenza interna nel reperimento delle figure professionali con il rischio di generare situazioni di criticità nel garantire le coperture dei servizi.

Ad oggi, molte realtà sono chiamate a proporre nuovi possibili servizi a distanza e soprattutto a domicilio. Se, in parte, questa richiesta non è da sottovalutare, in quanto si può tradurre in un servizio di supporto alle famiglie condizionate dalla chiusura delle scuole e dei servizi, si tratta di capire a che condizioni di sicurezza sia necessario sostenere queste azioni a tutela dei beneficiari e degli operatori. Su questo punto, ci tengo a sottolinearlo, stiamo cercando di definire una linea condivisa di azione con i committenti. Ci stiamo muovendo per fare chiarezza al riguardo a livello regionale e locale, con impegno e sinergia.

Ma sono molti i settori in difficoltà. Dalla ristorazione e pulizie, dove le cooperative hanno avuto una riduzione dell’attività del 70/80%, alle realtà che organizzano eventi pubblici e turistici, situazione estremamente delicata perché le disdette sono all’ordine del giorno e sembra non ci siano condizioni per dilazionare i servizi in altri periodi. Le cooperative più grandi del settore produzione lavoro vivono una situazione differente a seconda del comparto in cui operano: come nel caso della riduzione delle attività per mancata fornitura nell’ambito tessile. Non bisogna limitarsi a uno sguardo al presente, ma prevenire i rischi di prospettiva: se nelle prossime settimane la situazione dovesse peggiorare ci sarà bisogno di intervenire con ammortizzatori sociali di grande impatto.

L’ Agricoltura, poi, vede una forte preoccupazione dell’Ortofrutta, in particolare per il reperimento della manodopera nella raccolta. Se i tempi di superamento della situazione attuale si dilatano, come sembra presumibile, non sarà possibile attivare il Punto di Accoglienza Stagionali e le accoglienze diffuse nel distretto saluzzese. È necessario attivare un piano di azione che sostenga le singole aziende nel trovare le soluzioni più idonee, altrimenti si rischia che non ci siano sufficienti lavoratori per poter sostenere la raccolta. Su questo punto, è urgente un potenziamento della normativa esistente per finanziare lo sforzo delle amministrazioni pubbliche e soprattutto delle imprese private sull’incremento degli alloggiamenti. Anche nel campo Vitivinicolo, le cantine hanno chiuso i punti vendita, ridotto l'attività al minimo in un periodo generalmente ricco di richieste e restano le analoghe preoccupazioni sul ricorso al lavoro stagionale.

Non dimentichiamo, infine, che nel settore del Credito Cooperativo si sono ridotte le attività e prese precauzioni nel rapporto con la clientela. In prospettiva, il mondo del credito sarà sottoposto, visto la situazione generale di difficoltà del sistema economico, a uno sforzo di risposta alle richieste di liquidità delle imprese. Tale richiesta dovrà essere opportunamente tutelata sul piano istituzionale da fondi di garanzia a sostegno delle singole aziende.

Ora è evidente. Gli effetti sul lato commerciale non si sono fatti attendere. Lì dove il prodotto è caratterizzato da una riduzione dei consumi abbiamo un calo delle richieste. Così vi è stata, seppure ancora in forma limitata, una prima reazione non positiva dei paesi in cui si esportano i prodotti italiani. In alcuni casi si registra un blocco degli ordini, in altri vi sono state richieste improprie di garanzia sui prodotti esportati come l’accompagnare i carichi con un marchio “Coronavirus free”.

Ciò che resta, dunque, è la voglia di continuare a battersi per ottenere tutele. In questo, merita una menzione il lavoro quotidiano della cabina di crisi regionale che abbiamo attivato per muoverci in modo condiviso. Anche se tutte le federazioni e tutti i territori stanno subendo l’impatto, uniti possiamo uscire da questa emergenza con nuovi strumenti e nuove motivazioni. Sono convinto che insieme possiamo farcela.”

Tag:

Il tuo nome
Il tuo indirizzo e-mail
Oggetto
Inserisci il tuo messaggio ...
x