AGCI, Confcooperative e Legacoop, insieme a CGIL, CISL e UIL del Piemonte, scrivono all’Assessore al Lavoro e al Direttore INPS della Regione, chiedendo che venga discussa nelle sedi nazionali deputate una rapida soluzione a un problema molto sentito tra i lavoratori intermittenti dello spettacolo e dando la massima disponibilità nella collaborazione in tal senso.
Il fronte unito di queste realtà sociali ha infatti portato all’attenzione delle autorità le gravi difficoltà riscontrate nella concessione della cassa integrazione in deroga ai lavoratori intermittenti. Si tratta di un supporto previsto dall’art. 22 del DL 18/2020 e dall’accordo regionale tre le parti sociali sulla CIG in deroga, siglato il 26 marzo scorso. Tuttavia è stato segnalato come alcuni uffici periferici dell’INPS starebbero negando l’accesso a molti lavoratori dello spettacolo, ritenendo necessaria ai fini della concessione la sussistenza di chiamate annullate.
È oramai evidente che questa emergenza abbia messo in grande difficoltà tutte le realtà che vivono delle attività di spettacolo, compresi anche i lavoratori a chiamata. L’accordo regionale e la circolare INPS n. 47 comprendono la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali per far fronte alla crisi, ma, nei fatti, oggi moltissimi richiedenti vedono vanificare in parte la validità di questo accordo già siglato.
In Piemonte, i circa tremila lavoratori intermittenti dello spettacolo potrebbero quindi essere esclusi dall’ammortizzatore, pur in possesso dei requisiti previsti, con il rischio di vedere realizzata una disparità di trattamento rispetto ad altri lavoratori in condizioni del tutto analoghe.