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Proposte e passi concreti dal Tavolo della frutticoltura saluzzese

Proposte e passi concreti dal Tavolo della frutticoltura saluzzese

Piattaforme online per far incontrare l’offerta e la domanda di lavoro degli italiani, supporto all’accoglienza della manodopera straniera e incentivi alle imprese tra le proposte del Tavolo di lavoro sull’emergenza nella frutticoltura saluzzese

Categorie: Primo PianoLe Notizie

Tags: Fedagripesca,   Frutticoltura,   Emergenza Covid19,   tavolo di lavoro

Il momento di emergenza dovuto al coronavirus non è certo terminato. Proprio in questo contesto, Amministrazioni pubbliche, parti sociali e realtà del mondo della frutta stanno condividendo, settimanalmente, un percorso importante per il futuro del settore. Si tratta del Tavolo sull’emergenza nella frutticoltura saluzzese, impegnato nel confronto ogni giovedì in videoconferenza, alla presenza dei referenti dei Comuni di Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Saluzzo e Verzuolo, Confcooperative e le Organizzazioni dei Produttori socie quali  Asprofrut, Jolly Fruit, Joinfruit, Lagnasco Group, Ortofruit Italia, e alle organizzazioni di rappresentanza agricola. Al centro del lavoro, le principali criticità da affrontare.

Anche alla luce degli ultimi aggiornamenti, è del tutto evidente che non sarà possibile creare ammassamenti come quelli che inevitabilmente si verificherebbero al PAS e presso le Accoglienze Diffuse. Questo rischia di tradursi in una capacità ridotta di accoglienza della manodopera straniera e nell’impossibilità conseguente di garantire un raccolto per le imprese agricole. Non si può dunque prescindere dalla necessità di lavorare insieme e uniti, per trovare soluzioni alternative al fine di salvaguardare i raccolti e le tante aziende coinvolte. In quest’ottica, il Tavolo ha sollecitato le Istituzioni nell’individuare degli strumenti di sostegno, anche attraverso il contributo dei Comuni, per incentivare l’alloggiamento della manodopera nelle aziende.

Un secondo punto fondamentale, pur in presenza di un regolare contratto di assunzione, riguarda la necessaria defiscalizzazione dei contributi previdenziali dei lavoratori stranieri, come hanno fatto molti altri Paesi europei nei confronti degli stagionali. Risultato? Aziende capaci di investire nell’ospitalità della manodopera, garantendo, allo stesso tempo, una maggiore competitività nei costi di produzione. A questo sostegno si aggiungono i contributi per le imprese impegnate nella realizzazione degli alloggiamenti, così da far fronte ai maggiori costi dell’ospitalità, e una diversa organizzazione del trasporto dei lavoratori, come indicato dalle norme sul distanziamento sociale. Si tratta di strumenti fondamentali per consentire il lavoro che vedrà coinvolte le molte imprese nel prossimo periodo.

C’è poi il problema di compensare la perdita della manodopera straniera. Sarà necessario incentivare gli studenti italiani, nella stagione estiva, retribuendo la loro prestazione con delle forme semplificate di pagamento. Le stesse modalità da mettere in campo per stipendiare i disoccupati, i cassaintegrati, chi percepisce il reddito di cittadinanza e i pensionati del nostro Paese interessati alla raccolta della frutta, senza che l’importo incassato vada a far perdere il sussidio o l’assegno di pensione. Il Tavolo ha chiesto alle Istituzioni di introdurre delle modalità agili di reperimento e di retribuzione delle categorie citate in precedenza anche attraverso una radicale semplificazione dei voucher agricoli e la proposta di attivare una piattaforma di incontro della domanda e dell’offerta di lavoro.

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