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La scuola nel biellese prova a ripartire dalla Community School

La scuola nel biellese prova a ripartire dalla Community School

Il progetto di Tantintenti Cooperativa Sociale contro la povertà educativa nel biellese per una migliore prospettiva futura nel campo educativo

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Tags: scuola,   Federsolidarietà,   Cooperative,   Biella,   community school

Quale futuro per i servizi educativi del biellese? Che tipo di scuola troveranno bambini e giovani alla ripresa a settembre? Quali necessità avranno le famiglie a partire da maggio con il ritorno all’attività lavorativa?

Queste sono le domande che ha portato con sé la pandemia da Covid-19, rappresentando un confine che impone nuovi modelli educativi e sociali, modifiche e trasformazioni.

Strumento utile a rispondere ad alcuni dei molti quesiti, nel 2019 è nato il progetto “Community School: per una connessione generativa”. Un patto territoriale contro la povertà educativa, rivolto a bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni del biellese. L’iniziativa è della cooperativa Tantintenti (presentata e finanziata dall’impresa sociale “Con i Bambini”) che dal 2003, fra le tante attività, si occupa di educazione, scuola e famiglie e coinvolge 47 partner del territorio tra istituti comprensivi, cooperative sociali, associazioni, imprese, istituzioni locali, diocesi e fondazioni.

“Chi sarò tra 10 anni?”. Il progetto, con questa domanda, immagina il percorso di un bambino o di una bambina dai 5 ai 14 anni che partecipa a delle attività con l’idea di pensarsi più grande, creando prospettive per il futuro, fil rouge che collega tutte le iniziative.

I contenuti che il progetto sta sviluppando vanno in profondità, toccando azioni specifiche come la trasmissione delle competenze, la valorizzazione delle abilità e della creatività, gli ambienti per apprendere (non solo l’aula ma anche il giardino, la bottega, la fabbrica, la stalla, l’orto, il bosco e la montagna), le interazioni insegnanti-educatori-bambini-genitori-nonni inclusa la dimensione intergenerazionale, la scomposizione e ricomposizione delle unità di apprendimento (classi, gruppi di lavoro) e l’interdipendenza tra educazione formale e informale.

Più nello specifico, le attività sono differenziate in base alla fascia di età e spaziano dalle favole al telefono per i più piccoli, alla consulenza digitale con i tutor per i più grandi.

Tutto questo grande lavoro, coordinato da Tantintenti in qualità di capofila, ha finora prodotto basi solide per un Modello che si sovrappone perfettamente alle riflessioni che il periodo recente ha imposto al mondo dell’educazione.” - ha dichiarato il direttore generale della cooperativa sociale Tantintenti, Alberto Torchio – “La proposta è quella di mettere a disposizione questo patrimonio di esperienze già avviate, di rilanciare e mantenere il coinvolgimento dei partner ma anche di ampliare e includere tutti quei soggetti ancora non presenti o comunque interessati a collaborare.”

La ripartenza dopo la pandemia, imporrà notevoli sforzi, capacità di visione e abilità interpretative in tutti i settori.” – ha continuato Alberto Torchio – “Nel biellese, in un ambito strategico che riguarda il futuro delle nuove generazioni, si può partire da una “Community School” che può rappresentare per il territorio un dispositivo rodato, collaudato, affidabile e già funzionante. Siamo pronti.”

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