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Riapre il self-service “Il Chiostro” di Cuneo della società cooperativa GE.S.A.C.

Riapre il self-service “Il Chiostro” di Cuneo della società cooperativa GE.S.A.C.

Il punto ristorativo basato sull’inserimento lavorativo di persone svantaggiate riapre dal 3 giugno


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Tags: Cuneo,   Emergenza Covid19,   GESAC,   Ristoro

È tempo di ripartenza per tutte le attività e le cooperative piemontesi sono pronte a riprendere ciò che è rimasto sospeso durante il lockdown. Il mondo cooperativo, nel rispetto di tutte le disposizioni, ha dimostrato di non essersi mai fermato, studiando e reinventandosi per garantire la massima sicurezza e per continuare a servire e soddisfare tutti i bisogni della collettività.

Il 3 giugno riparte e riapre anche il self-service “Il Chiostro” di Cuneo. Il self-service è gestito da giugno 2015 dalla GE.S.A.C. (Gestione Servizi Acli Cuneo), società cooperativa nata nel 1990 come impresa sociale delle A.C.L.I. (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) di Cuneo e aderente a Confcooperative Federsolidarietà Piemonte.

La sua attività, partita con la gestione della mensa cittadina di Cuneo e di tre mense aziendali nel cuneese, si è consolidata negli anni diventando un punto di riferimento qualificato per enti, aziende e associazioni nella preparazione dei pasti, ma anche nella fornitura di servizi collaterali in ambito sociale.

La GE.S.A.C. si propone di perseguire l’interesse generale della comunità e l’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi e tramite lo svolgimento di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.

Abbiamo deciso di riaprire il self-service per cercare di salvaguardare l’occupazione. Sono impiegati persone che necessitano di questo lavoro e vogliamo riprendere la collaborazione che abbiamo in essere con la diocesi.” - ha dichiarato Paolo Tallone, Presidente della Cooperativa GE.S.A.C., ”Riaprire significa investire sulla cooperativa. Abbiamo in gestione un altro punto ristorativo, La Virgola self-service, ma la struttura, non garantendoci l’adeguatezza alla normativa, non può essere aperta per il momento.”

Molti i cambiamenti apportati alla struttura e all’organizzazione, dovuti alle nuove norme igieniche per prevenire la diffusione del contagio da COVID-19: si passa da 120 a 64 posti per mantenere il distanziamento fisico, con l’ulteriore installazione di barriere di vetro su ogni tavolo; il percorso da seguire all’interno del self-service è segnalato dalla cartellonistica installata all’ingresso e dalle indicazioni sul pavimento; barriere di vetro di altezza maggiore sono state poste per proteggere le pietanze dei banconi.

Data la riduzione del 50% dei posti, il seminario nel quale si trova il locale ha concesso l’utilizzo di un dehor interno, dando la possibilità di ripristinare i posti inizialmente disponibili. Il servizio avrà inoltre un’attenzione ancora maggiore al green e all’ambiente, attenendosi sempre alle disposizioni in tema di igiene: verranno utilizzate esclusivamente stoviglie monouso bio compostabili e inizierà il servizio di take away e consegne a domicilio, utilizzando mezzi totalmente elettrici.

Effettivamente con queste nuove normative, l’attività di un self-service è fortemente a repentaglio perché tutta l’organizzazione è tarata sui numeri, sull’affluenza importante.” - ha commentato Paolo Tallone, “Prima facevamo circa 300 pasti al giorno e quindi raggiungere quei numeri sarà difficile, almeno in una prima fase. La sfida è quella di mantenere dei numeri apprezzabili spingendo molto sul green, utilizzando mezzi e dispositivi ecologici, il tutto nella massima attenzione alla salute dell’utente

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