Nella giornata di lunedì 14 dicembre si è tenuto, in modalità web, il Consiglio Regionale di Confcooperative Piemonte. Ultimo appuntamento di questo 2020, il Consiglio si è rivelato un’importante occasione di confronto e di dibattito. Dalla pianificazione e dalle linee guida emerse l’organizzazione guarda al nuovo anno con consapevolezza.
L’incontro ha permesso di annunciare infatti le nuove deleghe e l’organigramma che rappresenterà la spina dorsale di Confcooperative Piemonte nel quadriennio in corso. Diverse conferme e molte novità, tra le principali si annovera l’ingresso nella governance regionale del nuovo Segretario Generale, Stefano Quadro.
Tracciate le linee guida per il futuro, il Presidente di Confcooperative Piemonte, Tino Cornaglia, ha sottolineato l’importanza dell’impegno di tutti i delegati: “Questo 2020, come sappiamo, è stato un anno complesso e anomalo, che ci ha posto di fronte a enormi ostacoli da superare. È arrivato il momento di rispondere con ancora più coraggio. Confcooperative Piemonte guarda con fiducia al 2021, senza dimenticare le grandi criticità che tutte le nostre aderenti stanno affrontando. Il lavoro congiunto e le linee guida nate nel corso di questi mesi ci permetteranno di operare per la crescita e la tutela di tutte le realtà cooperative regionali. Arriverà nuovamente l’occasione per incontrarci di persona e scambiarci il più umano degli abbracci.”
A susseguirsi nel corso dell’incontro, svoltosi interamente da remoto, i consiglieri regionali hanno dato vita a un dialogo in merito alle priorità del lavoro. Ampio spazio quindi alle voci dai territori e dalle federazioni di Confcooperative Piemonte, che ha permesso di far emergere i principali temi del presente e del futuro del Piemonte.
Nel corso della mattinata, un prezioso contributo è stato dato dall’intervento di Sergio Gatti, Direttore Generale di Confcooperative Federcasse e ospite speciale del Consiglio Regionale di Confcooperative Piemonte: “E’ un piacere poter dare il mio contributo a questo incontro. Tengo a sottolineare come la sfida posta da questa crisi, che è sia sanitaria che economica e sociale, ci obbliga a riflettere sul nostro operato e sull’importanza della cooperazione. Una parola chiave da tenere a mente dovrà essere sinergia, perché rappresenta la nostra migliore arma per affrontare quella che si prospetta sempre più come una sindemia, piuttosto che pandemia. La pianificazione, la cooperazione e la valorizzazione delle comunità locali, sempre più centrali e indispensabili, saranno i punti su cui lavorare incessantemente.”