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Gelo in Piemonte. Richiesti interventi urgenti a sostegno la filiera ortofrutticola

Gelo in Piemonte. Richiesti interventi urgenti a sostegno la filiera ortofrutticola

Le gelate straordinarie e devastanti di questi giorni di aprile hanno gravemente compromesso il raccolto di colture in alcuni importanti comparti produttivi quali l’orticolo, il frutticolo corilicolo e il vitivinicolo. È necessario individuare rapidamente forme straordinarie di intervento

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Tags: ortofrutta,   Piemonte,   Fedagripesca,   Gelo

Le gelate straordinarie e devastanti di questi giorni di aprile, che hanno interessato gran parte del territorio regionale piemontese, hanno gravemente compromesso il raccolto di colture in alcuni importanti comparti produttivi quali l’orticolo, il frutticolo corilicolo e il vitivinicolo. Il danno per le aziende agricole è ingente e rischia di riflettersi negli anni a venire. È quindi necessario individuare rapidamente forme straordinarie di intervento.

Al momento i danni riscontrati fanno presagire una riduzione della produzione del 70-80% per le drupacee (pesche, nettarine, susine, albicocche e ciliegie), del 90% per l’actinidia, del 20-25% complessivamente per le mele con punte del 50% in determinate zone, mentre per il nocciolo la situazione è più varia con zone con danni del 60-70% ed altre del 20-30%. Per il melo, il danno medio del 20-25% genererà una variabile di perdita qualitativa dei frutti del 30-35%.

Per un primo concreto passo in tal senso, Confcooperative Piemonte ha presentato la propria richiesta d’intervento all’Assessore e preso parte il 12 Aprile agli incontri con tutte le OP Piemontesi ed il Tavolo del Monviso per confrontarsi sulle proposte da presentare alla Regione Piemonte e alle altre istituzioni nazionali.

Dopo aver preso parte al Tavolo del 12 aprile, il Segretario di Confcooperative Fedagripesca Piemonte, Domenico Sorasio, ha commentato: “Dobbiamo considerare come, in questo momento così difficile, un ulteriore e conseguente danno ricadrà sulle imprese cooperative, a causa dei minori conferimenti da parte dei soci agricoltori colpiti dall’evento calamitoso. Dopo aver contattato le cooperative aderenti per avere una panoramica ancor più dettagliata per zone e colture, stimiamo danni incalcolabili derivanti dall’aumento dei costi fissi e dall’impossibilità di reperire altro prodotto per mantenere gli impegni commerciali assunti con i propri clienti.”

Sorasio ha poi proseguito: “Come federazione, abbiamo sollecitato interventi urgenti di provenienza regionale e statale anche per le forme di impresa che operano a valle della produzione primaria. Crediamo nell’attivazione di investimenti di protezione attiva dei frutteti, come impianti anti-brina e ovviamente anti-grandine, e di prevedere nuovi sostegni concreti nell’ambito di futuri bandi del PSR a sostegno delle imprese.”

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