Un’eccellenza piemontese e italiana, che necessita di ripartire dalle sfide e criticità strutturali del settore.
Quella del nocciolo è una coltura che da qualche anno si sta fortemente sviluppando su tutto il territorio nazionale. Ai progetti avviati dai colossi dell'industria dolciaria, si stanno infatti aggiungendo altre iniziative di Organizzazioni di produttori, aziende private e, in particolare, cooperative che scommettono sul futuro della coricoltura. Una crescita che parte da lontano, ma che necessita di nuove proposte tecniche, di politica comunitaria ed economica.
Nuove basi sono state gettate nel corso dell’ultimo Tavolo tecnico sulla nocciola, coordinato dal Mipaaf e tenutosi ad aprile in videoconferenza alla presenza di più di 50 esperti del comparto collegati, durante cui è stata stabilita la nascita di tre gruppi di lavoro, ciascuno con l’obiettivo di elaborare un documento finale di aggiornamento al vecchio “Piano del settore Corilicolo”, predisposto nel 2010, e da sottoporre all'approvazione dalla Conferenza Stato-Regioni. L’aggiornamento di questo Piano di settore potrà aiutare le singole Regioni a livello di Psr e nelle scelte di indirizzo dei fondi nazionali ed europei.
Tra i ruoli assegnati, sarà la nostra Nicoletta Ponchione, di Confcooperative Fedagripesca Piemonte, a coordinare il gruppo dedicato a Commercializzazione, problematiche economiche e organizzative delle aziende, insieme a Giampaolo Rubinaccio dell'Oi Italia Ortofrutta.
Un lavoro che sta entrando nel vivo e un orgoglio che continua a trapelare dalle dichiarazioni di Nicoletta Ponchione: “Non posso nascondere che sono estremamente onorata della responsabilità affidata a me e ai miei colleghi. Ogni gruppo individuato avrà autonomia nel lavoro, in stretta collaborazione con il Mipaaf, e per questo siamo motivati a fare del nostro meglio per rispondere alle tante sfide del settore. Siamo consapevoli che il contesto in cui lavoriamo sia in continuo cambiamento e che occorre valutare le nuove proposte alla luce dei mutamenti climatici degli ultimi anni e dell’avanzamento della coricoltura a livello mondiale.”