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I cinque classici da non perdere - Festival Bibò Online

I cinque classici da non perdere - Festival Bibò Online

In occasione del Festival delle Bibò 2021, vi consigliamo i cinque classici da non perdere. Scelta e testi a cura di Tiziano Fratus

Categorie: Le NotizieDalle Federazioni

Tags: Fratus,   Festival Bibò,   2021

Dino Buzzati, Il segreto del bosco vecchio, Mondadori

Che cosa pensano gli alberi? Che cosa anima gli alberi? Dino Buzzati prova a immaginarlo in questo suo secondo romanzo, pubblicato nel 1935. Il racconto segue il giovane protagonista, Benvenuto Procolo, che rimasto orfano va a vivere nella casa della famiglia in montagna, in mezzo ai boschi di abete, sotto la tutela di un soldato in pensione, l’anziano colonnello e zio Sebastiano. L’uomo, nella sua disciplina militare, intende far abbattere il bosco vecchio ma le anime degli alberi si ribellano e qualcosa di magico si manifesta. Tutto ha un’anima in questo romanzo, trasposto al cinema nel 1993 da Ermanno Olmi.

 

Italo Calvino, Il barone rampante, Mondadori
Sin dall’anno della sua pubblicazione, il 1957, gli affanni e le stramberie del giovanissimo Cosimo Piovasco di Rondò divertono i lettori di ogni età, sì, perché questo come altri “classici” piace a tutti i lettori curiosi: piace ai bambini, piace ai genitori, piace ai genitori dei genitori, e spesso per ragioni distinte. Siamo in quel di Ombrosa, un non ben definito paese della costa ligure – i genitori di Calvino, entrambi appassionati botanici e arboricoltori, avevano una villa a Sanremo – a seguito di un litigio il signorino Cosimo decide si salire sulle fronde di un leccio e promette di non
discenderne mai più. Cosa accadrà in seguito?

Jean Giono, L’uomo che piantava gli alberi, Salani
La delicatezza delle descrizioni della provincia francese quanto la ricchezza dei paesaggi emotivi dei protagonisti delle sue storie sono da sempre il segreto del costante successo delle opere di Jean Giono, autore provenzale, nipote di piemontesi, vissuto quasi tutta la vita nello stesso paese a forma di pera a Manosque, in Provenza. Fra i suoi tanti romanzi alcuni intercettano atmosfere fiabesche, come è per L’uomo che piantava gli alberi, pubblicato nel 1953, storia di un pastore, Elzéard Bouffier, che da solo per anni pianta le ghiande e i semi di migliaia di piante fino a mutare il paesaggio di un’intera regione. Dal libro è tratto uno splendido, emozionante racconto per immagini disegnato e diretto dal canadese Frédérich Back. 

 

Mario Rigoni Stern, Arboreto salvatico, Einaudi
Arboreto salvatico è un diario. Un uomo nella sua maturità passeggia per i boschi del suo altopiano, ad Asiago, si fa compagnia ricordando la tragedia della guerra e le epopee umane nei momenti più tragici della storia recente. Ammira i boschi, le valli, le cime delle montagne e annota alcuni appunti dedicati alle piante che incontra; ricama pensieri, amalgama notizie, episodi, spunti locali, informazioni botaniche per venti specie arboree: dalla sequoia al castagno, dal larice al ciliegio, dall’abete al pioppo. Un classico che ha fatto scuola, molti dei saggi e degli atlanti dedicati agli alberi usciti in seguito sono in influenzati dal taglio della scrittura di Rigoni Stern. La prima edizione è uscita nel 1991, trent’anni fa.

 

Jacques Prévert, Alberi, Guanda
E la poesia? La poesia rimane spesso indietro quando si tratta di fare succinti elenchi di temi e opere letterarie ma non questa volta. Il grande poeta francese Prévert, popolarissimo ai suoi tempi, collabora alle sceneggiature di film, è amico di grandi artisti come Picasso e Mirò, si impegna nel teatro e nella canzone. Ma la sua forma principe resta la poesia, componendo alcune delle poesie in  lingua francese più lette e amate. Nel 1976, a pochi mesi dalla morte, esce Arbres, un inno agli alberi, nostri compagni di esistenza nelle città e suggeritori di storie immaginifiche. Poesie per lettori di ogni età che consentono di apprendere quell’“argot più antico” che silenziosamente sussurrano i nostri amici alberi.

 

Il Festival delle Bibò 2021 è stato realizzato grazie al supporto delle Regione Piemonte.

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