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Ad Alba, riflessioni ed esperienze sul Dopo di Noi

Ad Alba, riflessioni ed esperienze sul Dopo di Noi
Sabato 2 ottobre, presso il Seminario Diocesano in Piazzetta Mons. N. Bussi, 1 ad Alba a partire dalle ore 9.00, riprende il percorso “Pensiamoci per tempo”, sulla delicata tematica del Dopo di noi.


Categorie: Primo Piano

Tags: Federsolidarietà,   Alba,   dopo di noi

Riprende ad Alba sabato 2 ottobre 2021 il percorso “Pensiamoci per tempo”, sulla delicata tematica del Dopo di noi. A promuovere la giornata le cooperative sociali Andirivieni, Progetto Emmaus, Tantintenti, Domus Laetitiae, Stranaidea, la Fondazione Emmaus per il Territorio Onlus e la San Carlo Onlus.

“E Dopo di Noi? Cosa sarà del nostro congiunto con disabilità dopo di noi, ovvero quando non saremo più nelle condizioni di assisterlo?” Ecco la domanda che genitori e famiglie hanno sottoposto alla politica, chiedendo a più parti di intervenire in modo da creare strumenti in grado di assicurare un futuro sereno a tutte quelle persone che non potranno più, ad un certo punto della loro vita, contare su un supporto famigliare. La legge 112 del 2016 è stata una prima parziale risposta.

Nell’incontro albese, che si realizzerà presso il Seminario Diocesano in Piazzetta Mons. N. Bussi, 1 ad Alba a partire dalle ore 9.00, si ospiteranno esperienze da tutto il nord Italia. “L’idea – dice Domenico Galati, presidente di Andirivieni – è quella di ascoltare quattro realtà che in diversi modi hanno realizzato esperienze significative con il contributo centrale dei genitori. Così da Salò, Genova, Reggio Emilia e La spezia arriveranno famigliari ed operatori per interagire su due dimensioni centrali: la concretezza delle azioni fatte e dei progetti realizzati, spesso insieme a cooperative del territorio e come questi progetti hanno saputo sopravvivere durante i mesi difficili della pandemia”. Il percorso iniziato a Cuorgnè nel novembre 2019 e proseguito in Biella a gennaio 2020 ha poi avuto oltre un anno e mezzo di interruzione forzata.

“Riprendere a pensare, progettare e sognare è un dovere di tutti noi – dice Gianfranco Caramella, moderatore della giornata e coordinatore del percorso – La tappa albese vuol significare anche un atto dovuto, mettendo al centro la resilienza e la ripartenza di tutti gli stakeholder: operatori pubblici e privati e famigliari. Una delle prime occasioni per rivedersi in presenza e riprendere il filo del discorso interrotto tempo fa”.


Confcooperative è partner del percorso ‘Pensiamoci per tempo’. “Un laboratorio dinamico – dice Enrico Pesce Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte – dentro il quale operatori del privato sociale e familiari sperimentano un’alleanza basata su un rapporto fiduciario, sul riconoscimento reciproco e dei rispettivi ruoli e saperi, in un percorso di tre incontri itineranti in cui ci si è confrontati sul “Durante e Dopo di Noi” e sulla capacità e adeguatezza degli attuali servizi, concentrandosi in particolare sui delicati temi degli strumenti giuridici, della libertà, dei desideri delle persone con disabilità e dei loro familiari. Per noi anche un’interessante spunto innovativo dal quale può nascere un tavolo permanente per affrontare in profondità questa tematica.”

“Tali incontri - conclude Alberto Bianco di Progetto Emmaus - hanno rappresentato un momento formativo e di ricerca partecipata”. A cui si aggiunge Sara Vaschetto, referente per il Dopo di Noi nella cooperativa Progetto Emmaus: “I momenti sono stati vissuti come “nutrimento” e arricchimento per tutti i partecipanti, i quali hanno espresso il desiderio e la volontà di poter continuare con un percorso condiviso di riflessione e ricerca, in cui il valore aggiunto è visto proprio nello scambio tra familiari e operatori, in un clima non rivendicativo, e tra territori ed esperienze di servizi differenti.”

Il percorso intrapreso con Dopo di Noi rappresenta dunque un’occasione di riflessione tra famiglie e operatori per poter gettare le basi al fine di costruire insieme soluzioni sostenibili e rispondenti ai bisogni e ai desideri delle persone disabili e delle loro famiglie, attraverso la condivisione di informazioni, riflessioni, azioni e possibili interventi futuri.

La tappa albese è aperta a tutti, fino ad esaurimento posti. Per maggiori info: 3803100158.

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