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La cooperazione piemontese si mette in cammino

La cooperazione piemontese si mette in cammino

Dal nuovo Cammino di San Michele alla candidatura al progetto nazionale, il Piemonte si apre sempre più al turismo lento

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Tags: Turismo,   Cultura Turismo Sport,   Cammini

Un nuovo turismo che prende vita a partire dalle comunità locali. I Cammini, negli ultimi anni, hanno mostrato ai territori che li ospitano tutto il potenziale in termini di crescita economica sostenibile, promozione delle eccellenze locali e valorizzazione dei borghi. Proprio in questo contesto è nato “Cooperazione in Cammino”, un Progetto delle Federazioni del turismo e dell’agricoltura di Confcooperative dedicato a chi ama camminare e a chi vuole degustare le prelibatezze enogastronomiche dei produttori locali a contatto con la natura.

Un progetto che vuole essere costruito dal basso. A partire infatti dalle candidature delle realtà dalle diverse regioni italiane, Cooperazione in Cammino intende coniugare la vocazione delle imprese cooperative alla valorizzazione dei territori con un segmento di turismo di grande attrattiva e ancora poco sviluppato.

Dopo le prime manifestazioni di interesse, anche il Piemonte si candida a entrare nel progetto nazionale grazie ai cammini che attraversano il territorio. La candidatura si tradurrà presto in un supporto alle imprese cooperative piemontesi che lavorano già ai cammini esistenti, e in formazione per quelle realtà che vogliono dedicarsi a un progetto di turismo lento o far nascere un nuovo cammino.

È questo il caso del Cammino di San Michele, una scommessa per il territorio piemontese a cui le imprese cooperative locali dimostrano di credere fortemente, come rivelato dalla partecipazione al Workshop a Venaus di inizio ottobre. Una due giorni, organizzata dal GAL Escartons e Valli Valdesi,  molto attesa dall’intero territorio, che ha raggiunto l’obiettivo di coinvolgere e rendere protagonisti gli operatori turistici locali. Accanto a ospiti d’eccezione e a una grande partecipazione da parte degli attori territoriali, presente anche il mondo delle imprese di Confcooperative, interessato a conoscere le opportunità legate alla nascita del Cammino di San Michele a livello europeo e a confrontarsi con le diverse realtà presenti. 

Tra i relatori intervenuti, anche Irene Bongiovanni, Presidente di Confcooperative Cultura Turismo Sport Nazionale e Piemonte, che ha sottolineato l’importanza del progetto per il territorio e per le cooperative locali: “Come mostrato dal progetto nazionale di Cooperazione in Cammino, abbiamo sempre maggiore necessità di vedere nascere un’esperienza di turismo lento a tutto tondo, con protagonisti territorio, cooperative e viaggiatori. Il Cammino di San Michele ha tutte le caratteristiche per permetterci di sviluppare un progetto che crescerà progressivamente, arricchendosi via via di nuovi tratti e proposte, in pieno spirito cooperativo di coinvolgimento diretto delle località interessate.”

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